RICADUTE - "Il pensiero è sempre quello: giocare. Appena non senti più male male, vuoi subito tornare. Ora ho imparato la lezione. Dopo tutte queste ricadute so forse ascoltare meglio il mio corpo, so qual è il mio limite".
TIFO... - "Genoa, perché mio nonno Nicolò è di Genova, siamo sempre andati lì in vacanza, avevamo una casa vicino Rapallo. Mio nonno è tifosissimo del Genoa. E lo sono diventato anche io".
FAMIGLIA INTERISTA - "Sì, mi iscrive mio padre Paolo, lui e mio zio sono interistissimi. È l’Inter del Triplete, l’Inter di Mourinho, il mio idolo assoluto è Sneijder... Avevo la sua maglietta. Quella è stata la prima".
IDOLI DA BAMBINO - "Sneijder e Marchisio, ero fissato con loro. Li guardavo alla tele e provavo a imitarli: quante punizioni contro il muro del garage… Sentono ancora il casino che facevamo".
IDOLI DA GRANDE - "Modric, senza dubbio. È inarrivabile: è istinto, qualità, personalità, tutto".
JUVE - "In questo momento non sono completamente felice per quel che è successo al Genoa. Un po’ di ansia è normale, ma sono di più gasato. Mi sento pronto e spero di rivelarmi all’altezza perché la Juve è un club di primo livello in Europa. Spero di potermi giocare le mie chance".
COSA DIRE AD ALLEGRI - "No. “Salve mister”… Non lo so. Mi presento, non lo so".
VOGLIA DI... - "Io volevo giocare con uno che è andato via, Dybala. Mi è dispiaciuto tanto. E con Chiellini, anche. Ma alla Juve ci sono un sacco di campioni. Vlahovic, Locatelli... Perin e Pellegrini li conosco già".
POGBA E DI MARIA - "Magari. Dai campioni c’è sempre da imparare. Sono curioso, non vedo l’ora di vedere com’è, di ritrovarmi in ritiro con loro".
IO O FAGIOLI? - "Ma si può giocare a due mezzali, no? Deciderà il mister".