Ancelotti ha un legame speciale con Ronaldo. Raccontando la sua prima avventura sulla panchina del Real, Carlo ha spesso sottolineato con ammirazione la professionalità e la serietà di CR7, “uno che quando rientrava dalle trasferte alle 3 di notte, anziché correre dalla fidanzata, si fermava al centro sportivo per rimettere in sesto i muscoli”. Ma adesso perfino Ancelotti smentisce di volere Cristiano a Madrid: “Con tutta la stima nei suoi confronti, non è vero che sto spingendo per averlo di nuovo al Real”.
La Juve però Ronaldo ce l’ha, con tanto di contratto, e non può certo metterlo da parte. Anzi Allegri deve cercare di sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità, che ancora sono notevoli, limitando il peso della sua figura ingombrante, in campo e fuori. Sempre che rimanga a Torino. Perché le possibilità che se ne vada ci sono ancora, in particolare al Paris Saint-Germain il quale - in caso di cessione di Mbappé proprio al Real - potrebbe puntare su Cristiano per comporre un attacco difficile da gestire ma perfetto per entusiasmare le folle: CR7 più Messi e Neymar. Dal punto di vista tecnico e dei rapporti personali un tridente del genere sarebbe complicato da gestire, come impatto mediatico avrebbe un effetto dirompente. La Juve non può fare altro che attendere e sperare nel Psg. Cedere Ronaldo adesso, anziché perderlo tra un anno gratis, sarebbe un’operazione gradita dai vertici bianconeri. E anche da Allegri.
@steagresti