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Cristiano Ronaldo sta perdendo estimatori. Non è colpa sua, non ha sbagliato niente di clamoroso e anzi - è giusto ricordarlo - nell’ultima stagione ha vinto la classifica dei cannonieri della Serie A. La sua unica responsabilità, che condivide con il gemello-nemico Messi, è di non sapersi opporre al trascorrere degli anni. Così un fenomeno qual è stato, non essendo più tale, si è trasformato in un grande giocatore normale. Il cui costo di gestione, però, è rimasto esorbitante, appunto quello di un fenomeno. Perciò tanti, a cominciare dalla Juve, stanno prendendo le distanze da lui. Con garbo, ci mancherebbe.

Ancelotti ha un legame speciale con Ronaldo. Raccontando la sua prima avventura sulla panchina del Real, Carlo ha spesso sottolineato con ammirazione la professionalità e la serietà di CR7, “uno che quando rientrava dalle trasferte alle 3 di notte, anziché correre dalla fidanzata, si fermava al centro sportivo per rimettere in sesto i muscoli”. Ma adesso perfino Ancelotti smentisce di volere Cristiano a Madrid: “Con tutta la stima nei suoi confronti, non è vero che sto spingendo per averlo di nuovo al Real”.

La Juve però Ronaldo ce l’ha, con tanto di contratto, e non può certo metterlo da parte. Anzi Allegri deve cercare di sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità, che ancora sono notevoli, limitando il peso della sua figura ingombrante, in campo e fuori. Sempre che rimanga a Torino. Perché le possibilità che se ne vada ci sono ancora, in particolare al Paris Saint-Germain il quale - in caso di cessione di Mbappé proprio al Real - potrebbe puntare su Cristiano per comporre un attacco difficile da gestire ma perfetto per entusiasmare le folle: CR7 più Messi e Neymar. Dal punto di vista tecnico e dei rapporti personali un tridente del genere sarebbe complicato da gestire, come impatto mediatico avrebbe un effetto dirompente. La Juve non può fare altro che attendere e sperare nel Psg. Cedere Ronaldo adesso, anziché perderlo tra un anno gratis, sarebbe un’operazione gradita dai vertici bianconeri. E anche da Allegri.

@steagresti