'VOGLIO ANDARE VIA' - Posizione ferma, CR7 gioca d'azzardo e chiede al Real di essere lasciato libero di partire. Non ha gradito le reazioni della società e quella disponibilità ad abbassare la sua clausola, da 1 miliardo dei mesi scorsi alla scrittura privata di gennaio - non depositata ufficialmente - per liberarlo per una cifra tra i 100 e i 120 milioni di euro. E nel frattempo ha già dato l'ok alla Juventus per trattare con grande entusiasmo, come vi abbiamo raccontato nella giornata di ieri. L'impossibile può diventare possibile? Sì, perché mentre Cristiano ha ribadito personalmente poche ore fa di voler salutare Madrid, la palla passa a Florentino... e alla Juve.
LA STRATEGIA JUVE - Non essendo depositato un documento per la sua clausola, Marotta e Paratici devono aspettare che sia Florentino Perez a fare un passo. Ovvero, a dare il via libera a CR7 dopo 9 anni insieme per farlo partire a quelle condizioni e non complicargli la vita. Ad oggi non lo ha ancora fatto, il presidente del Real prende tempo anche perché la tifoseria è per larga parte indispettita e pretende un sostituto all'altezza, Neymar o Mbappé; discorsi da Real Madrid sì, ma tutt'altro che semplici. Ma attenzione, perché non appena il Real aprirà alla cessione di Cristiano, la Juve passerà ai fatti: la strategia è chiara, attendere mostrandosi in prima linea e avendo già un patto di ferro con Jorge Mendes così come con il Pallone d'Oro portoghese. Massimo rispetto del Real per non indispettire nessuno. E poi, strappare l'assegno a tre cifre: dopo le ultime ore di conti e valutazioni, la Juve ritiene di avere la forza economica di sostenere questa offerta folle per CR7. Sia i 100/120 milioni per Florentino Perez, sia i 30 milioni all'anno per quattro anni pretesi dal campione ex Manchester United. Come incastrare e completare quest'operazione è un altro discorso, sponsor compresi. Di certo, la Juve fa trapelare prudenza ma anche fiducia e attesa trepidante per poter entrare in azione anche col Real, non solo con Ronaldo. Florentino Perez farà muro? Dipende tutto da lui, adesso. La prima parte della montagna è stata scalata, manca ancora un bel pezzo, eppure la Juve è dietro l'angolo. Pronta a entrare in scena, sempre che le condizioni economiche non cambino. I colpi di scena in questa vicenda sembrano non finire mai...