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La stagione della Juventus sta procedendo tra luci e ombre, con il nuovo corso targato Pirlo che sta alternando idee di gioco e qualche prova esaltante a parecchi giri a vuoto e defaillance tattiche e mentali. In questa serata di Santo Stefano proviamo a soffermarci su un aspetto specifico della squadra: i numeri dell'attacco.

LE STATISTICHE GENERALI - La Juve ha disputato in totale 19 partite: 13 giornate di Serie A e le 6 del girone di Champions League. In questi 19 match ha segnato in tutto 39 reti: 25 in campionato e 14 in Champions. In pratica, la formazione di Pirlo fa due gol a partita. Più o meno come l'anno scorso, quando sono arrivati scudetto, finale di Coppa Italia ed eliminazione agli ottavi di finale di Champions League.

LE STATISTICHE SPECIFICHE - A cambiare rispetto allo scorso anno sono le cifre dell'attacco, rappresentato da Cristiano Ronaldo, Alvaro Morata e Paulo Dybala (in rigorose ordine gerarchico). Su 39 gol totali della Juve, 28 arrivano dagli attaccanti: 17 su 25 in campionato e 11 su 14 in Champions. Un 70% abbondante, insomma, delle realizzazioni bianconere arriva dai tre là davanti.

GIOCATORE PER GIOCATORE - Andando ad analizzare le prestazioni degli attaccanti, notiamo una netta asimmetria: dei 28 gol totali dell'attacco juventino, 16 sono di Ronaldo, 10 di Morata e 2 di Dybala. La Joya ne ha realizzato uno in Serie A e uno in Champions League: un contributo per ora più "simbolico" che altro, con la speranza di vederlo in crescendo nel 2021. In Champions il mattatore è Morata con 6 reti, con Ronaldo che segue a 4. Ruoli invertiti in campionato, con Ronaldo capocannoniere assoluto a 12 gol, mentre Morata ne ha "solo" 4, ma con altrettanti assist vincenti (6° nella classifica di questa Serie A, primo nella Juve).

BILANCIO COMPLESSIVO - Emerge una caratteristica agrodolce della Juventus di questa stagione: la produzione offensiva non è peggiorata in assoluto, tuttavia si assiste a una maggiore concentrazione tra gli attaccanti. In particolare due di essi: un Ronaldo che sta davvero facendo gli straordinari e un Morata divenuto giocatore completo, in grado di agire da rifinitore quasi più che da goleador. Con la grande incognita legata a Dybala e un apporto dagli altri reparti che stenta ancora ad arrivare.

CONSIDERAZIONI FINALI - Quest'ultimo aspetto si lega a un discorso più generale di rendimento collettivo: il centrocampo sta faticando a tenere i giri del motore alti e le distanze tra i reparti corte per tutti i 90'. Una difficoltà che si riflette sul dato della difesa, che a questo punto della stagione ha incassato 3 reti in più rispetto all'anno scorso. E ancora ci sono da giocare quattro scontri diretti: le due milanesi, la famigerata sfida col Napoli... e il Sassuolo, al momento da prendere in considerazione per le prime posizioni. Sarà un gennaio rovente.