COME PAVOLETTI - E veniamo a Ronaldo. Sappiamo che è difficile da accettare, ma bisogna prendere atto che nella Juve ha inciso molto meno di quanto non accadesse nel Real. Non a caso al suo primo anno in bianconero ha segnato 28 gol, mentre nei Blancos ne ha realizzati 450 in nove stagioni, alla spaventosa media di 50 reti l’anno. A Torino, insomma, si è fermato a metà o poco più. Tanto che nella classifica dei marcatori della serie A, con i suoi 21 gol, è stato superato addirittura da tre giocatori: Quagliarella (26), Zapata (23) e Piatek (22). Se togliamo i rigori, il portoghese - che ne ha trasformati 5 - scivola anche dietro a Milik, alla pari con Pavoletti.
NIENTE CHAMPIONS - Quanto ai risultati di squadra, Ronaldo ha vinto ovviamente lo scudetto, ma questo era abbastanza scontato: la Juve ne aveva già conquistati sette di fila senza di lui, non è stato certo acquistato per tale obiettivo. I bianconeri non hanno invece compiuto il sospirato salto di qualità in Champions: Cristiano è stato straordinario nella gara di ritorno con l’Atletico Madrid, ma se ci pensate bene è l’unica grandissima partita che ha disputato nella Juve. Basta per vincere il Pallone d’oro? A nostro avviso, decisamente no. Anche perché - lo ricordiamo ai distratti - questo non è un premio alla carriera e al passato di un campione, ma al rendimento nell'anno solare. Altrimenti entrerebbe in corsa anche Messi (il quale ha comunque vinto la Liga, dov'è stato capocannoniere).
LA COPPA DELLE RISERVE - Ah, dimenticavamo: Ronaldo ha anche vinto con il Portogallo la Nations League, la coppa delle riserve. Nel senso che molte selezioni hanno lasciato a casa gran parte dei titolari, almeno nella prima fase, tant’è vero che perfino Cristiano non ha giocato il girone eliminatorio (di cui faceva parte anche l’Italia). Ronaldo è entrato nella semifinale contro la Svizzera, che non è proprio una big di livello mondiale, e l’ha decisa con una tripletta, e ha partecipato alla finale vinta contro l’Olanda (rete di Guedes). C’era, in quell’incontro, anche Van Dijk, ma non si è disperato per avere perso la Nations League: aveva appena baciato la Champions.
@steagresti