NON STRAFARE - La settimana portoghese di Ronaldo non è però finita ieri. Martedì sera ci sarà ancora un match contro la Croazia, ininfluente per il Portogallo (non per i croati, che si giocano la "salvezza" in Lega A con la Svezia di Kulusevski, ieri in gol). Il fuoriclasse della Juventus avrà da pensare solo a incrementare il suo bottino ma senza rischiare troppo, che poi c'è da rientrare a Torino e riprendere il cammino col club bianconero.
DIAMO I NUMERI - Un cammino bianconero che sta zoppicando, o quantomeno stentando a decollare sotto la giovane gestione di Andrea Pirlo. E a chi aggrapparsi se non al più forte (e stipendiato) di tutti? L'impatto di Ronaldo in questa stagione è eloquente: il 30% delle conclusioni totali della squadra in campionato (in Champions lui deve ancora "debuttare") sono sue, e un tiro nello specchio ogni due finisce per gonfiare la rete. Quando è tornato dal Covid, contro lo Spezia, quello che sembrava l'ennesimo pari contro una medio-piccola si è rapidamente trasformato in una vittoria in grande stile.
DOPPIO FILO - In attesa soprattutto che Paulo Dybala torni il giocatore meraviglioso che sa essere (e che vorrebbe essere così riconosciuto anche nel libro paga di Agnelli) Cristiano Ronaldo è l'ancora a cui allacciare le sorti offensive della Juve. Per smaltire le Nations-delusioni al meglio e rintuzzare il suo quadruplo "assalto alla diligenza": alla Serie A, alla Champions, a Messi, a Pelè. Una commistione di obiettivi individuali e societari, che passa attraverso il suo influsso sui compagni e l'intesa con Morata, Kulusevski & co.