commenta
Cristiano Ronaldo in vetta al mondo, partendo dal nulla. Un'infanzia difficile lo ha forgiato, gli ha dato la forza per essere ciò che è oggi: un fenomeno, devastante, probabilmente il migliore di sempre. Il dolore convertito in forza, in sacrificio per raggiungere gli obiettivi. A tornare sulla vita complicata della sua famiglia è stata la sorella Katia Aveiro, che ha raccontato: "Sono nata in una vecchia casa, il mio letto era sorretto dai mattoni e quando avevo pochi mesi sono stata morsa in faccia da un topo, non mi vergogno a dirlo. Grazie a Dio, mia madre è arrivata in tempo, se no adesso sarei molto più brutta. Sono cresciuta in un quartiere povero e fin dalla tenera età ho imparato ad apprezzare quel poco che avevo. Quando ero piccola, mia madre mi ha insegnato a condividere fra di noi quello che avevamo, perché la capacità di aiutare gli altri non ha nulla a che fare con quello che possiedono e tutti dobbiamo e possiamo aiutare qualcuno, indipendentemente dalla sua condizione sociale. Ho imparato ad apprezzare quel poco che avevo, la vita ha sempre risposto nel tempo con opportunità sia per me sia per chi mi circondava, e ci siamo aiutati a vicenda, poi è nata l’unione, perché abbiamo condiviso gli uni con gli altri, dato che mia madre mi ha insegnato a sostenerci tra noi. La capacità di aiutare qualcuno non riguarda i beni materiali, tutti dovrebbero e possono aiutare qualcuno, indipendentemente dalle proprie condizioni sociali. L’aiuto è vasto, io sono stata aiutata da persone senza che loro nemmeno lo sapessero".