LA GRANDE DIFFERENZA - Ettore e Achille, chi più vulnerabile, chi meno. Comunque, semi divinità "che si rincorrono", con il loro passato particolare. "Cristiano arrivò ragazzino a Lisbona con i brufoli e l’accento campagnolo di Madeira. I compagni dello Sporting lo bullizzavano. Un giorno stava portando fuori dal pensionato il carretto dell’immondizia e lo canzonarono: «Ecco la Ferrari di Cristiano…» Rispose: «Un giorno la comprerò davvero». Oggi in garage, tra le altre, ha una Ferrari F12TDE. Non ha mai smesso quella sfida personale al mondo per dimostrarsi il più bravo. Ibra è cresciuto a Rosengard, il ghetto di Malmoe. Giocava con emigrati di ogni latitudine: slavi, arabi, europei dell’Est... Magari finiva a botte, ma li sentiva fratelli. Non ha mai smesso l’ambizione di capobranco". La differenza? Si riflette tatticamente: Zlatan è squadra, Cristiano ha i compagni giusti (e i premi individuali).
Ronaldo e Ibrahimovic, sarà sfida fino alla fine. Ma CR7 ha un vantaggio
Cristiano e Zlatan, per nulla amici, comunque accomunati dal talento dei grandi. O meglio: dei più grandi. Come racconta La Gazzetta dello Sport, se i gol di CR7 consentono a Pirlo di lavorare più tranquillamente sulla sua 'nuova' Juve, Ibra ha già costruito il Milan di Pioli. E ora vuole seriamente vincere lo scudetto, o almeno provarci.
LA GRANDE DIFFERENZA - Ettore e Achille, chi più vulnerabile, chi meno. Comunque, semi divinità "che si rincorrono", con il loro passato particolare. "Cristiano arrivò ragazzino a Lisbona con i brufoli e l’accento campagnolo di Madeira. I compagni dello Sporting lo bullizzavano. Un giorno stava portando fuori dal pensionato il carretto dell’immondizia e lo canzonarono: «Ecco la Ferrari di Cristiano…» Rispose: «Un giorno la comprerò davvero». Oggi in garage, tra le altre, ha una Ferrari F12TDE. Non ha mai smesso quella sfida personale al mondo per dimostrarsi il più bravo. Ibra è cresciuto a Rosengard, il ghetto di Malmoe. Giocava con emigrati di ogni latitudine: slavi, arabi, europei dell’Est... Magari finiva a botte, ma li sentiva fratelli. Non ha mai smesso l’ambizione di capobranco". La differenza? Si riflette tatticamente: Zlatan è squadra, Cristiano ha i compagni giusti (e i premi individuali).
LA GRANDE DIFFERENZA - Ettore e Achille, chi più vulnerabile, chi meno. Comunque, semi divinità "che si rincorrono", con il loro passato particolare. "Cristiano arrivò ragazzino a Lisbona con i brufoli e l’accento campagnolo di Madeira. I compagni dello Sporting lo bullizzavano. Un giorno stava portando fuori dal pensionato il carretto dell’immondizia e lo canzonarono: «Ecco la Ferrari di Cristiano…» Rispose: «Un giorno la comprerò davvero». Oggi in garage, tra le altre, ha una Ferrari F12TDE. Non ha mai smesso quella sfida personale al mondo per dimostrarsi il più bravo. Ibra è cresciuto a Rosengard, il ghetto di Malmoe. Giocava con emigrati di ogni latitudine: slavi, arabi, europei dell’Est... Magari finiva a botte, ma li sentiva fratelli. Non ha mai smesso l’ambizione di capobranco". La differenza? Si riflette tatticamente: Zlatan è squadra, Cristiano ha i compagni giusti (e i premi individuali).