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32 gol nelle ultime 32 partite, già a quota 20 in stagione: il leader della Juve sul campo. Cristiano Ronaldo c'è, anche quando non gioca bene, segna e decide. E contro il Napoli è successo proprio questo. Meglio rispetto alle ultime prestazioni - alcune davvero orribili, ad esempio contro l'Inter - ma non solo per il gol. Più al centro del gioco, più coinvolto e soprattutto in gol. Il numero 760, quello che per la IFFHS, l'ha messo al primo posto tra i migliori marcatori di sempre. Nelle gare secche alza costantemente il livello, suo e dei compagni. E infatti in carriera ha perso solo 7 volte, ha vinto in 20 occasioni e segnando 16 gol. Sono 30 i trofei vinti in carriera con i quattro club con cui ha giocato (Sporting, United, Real e Juventus), più altri 2 con il Portogallo, ma non c’è niente che riesca a caricarlo come una finale. E quando c’è in palio un trofeo...

IL MESSAGGIO - L’urlo del fenomeno è arrivato forte e chiaro, insieme alle ambizioni sue e della Juventus, che dopo un po' di altalena anche preoccupante può riprendersi. Il riassunto della festa che Cristiano fa sui social, racconta il Corriere, è quindi una sorta di manifesto programmatico da seguire da qui in avanti: "Molto felice per il mio quarto trofeo in Italia. Siamo tornati! Questa è la Juve che amiamo, questa è la squadra in cui crediamo e questo è lo spirito che ci porterà alle vittorie che vogliamo! Ben fatto ragazzi! Fino Alla Fine!". Ronaldo certifica che la Juve è tornata, la svolta c'è, ma a patto che sia accompagnato da quella continuità che finora è mancata. Niente cali e amnesie.  

ALLA SQUADRA - In una sola notte si è rivista una squadra solida e credibile, così come il suo implacabile match winner. E lo scenario è cambiato: anche perché la Supercoppa ha detto che la Juventus ha un’idea di gioco e i giocatori giusti per metterlo in pratica. E quell’idea piace molto a Cristiano. Così scrive Tuttosport, che sottolinea come "il suo commento alla partita contro il Napoli sia un ordine di servizio: bisogna giocare sempre così, con un gioco estremamente propositivo e offensivo che aggredisce l’avversario; bisogna giocare sempre con la stessa unità di intenti, la voglia di aiutarsi reciprocamente e di restare compatti in ogni fase della partita, fidandosi l’uno dell’altro". E’ il timbro di CR7: al Juve ha i mezzi per togliersi grandi soddisfazioni.