BONUCCI - "Non c’era niente da chiarire. Sono cose che nascono e muoiono al momento. Anzi, mi ha fatto i complimenti per la qualificazione in Champions conquistata con l’Atalanta".
JUVENTUS - "In estate, prima di trasferirmi a Torino, mi sono confrontato parecchio con Dybala, che è argentino come
me. Poi, nelle tre settimane che sono rimasto in ritiro con la Juve, ho legato soprattutto con lui, Danilo,Chiellini e Bentancur. Con loro ho parlato, sì. Ma quando sono arrivato a Bergamo ho capito subito che l’ambiente era molto diverso rispetto alla Juve. Qui ci sono parecchi giovani, lo spogliatoio è formato da ragazzi semplici che ti fanno sentire subito uno del gruppo".
ESTATE SCORSA - "L’estate scorsa la Juve ha cambiato allenatore e ho capito che sarebbe stato difficile restare: ci speravo, ma c’erano tanti difensori centrali, gente con un grande nome: Bonucci,Chiellini, De Ligt… Ho chiamato Ciro
Palermo, il mio agente, e gli ho detto, più o meno: “Qui non c’è spazio per me, cerchiamo un’opzione da qualche altra parte, non voglio stare fermo e perdere un anno”. A me non serve giocare cinque o sei partite a stagione. Sono giovane, per crescere ho bisogno di giocare. La Juve è la Juve, ma non voglio rimanere in panchina"