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Il noto giornalista vicino al mondo Juve, Romeo Agresti, ha fatto il punto sulla situazione dei bianconeri e sul futuro di Paul Pogba, che dovrà scontare una squalifica di 4 anni. Di seguito le dichiarazioni rilasciate attraverso il suo canale Youtube. 


LA SITUAZIONE


"E' normale che la concentrazione dei tifosi si sposti sul tema legato alla risoluzione del contratto di Pogba. Bisogna aspettare che si concluda l'intero iter, che mediamente impiega tra i 6 e i 7 mesi per pronunciarsi. Inoltre, bisogna tenere conto dei benefici del decreto crescita. Non voglio parlare di questi argomenti dal punto di vista finanziario perchè non faccio il commercialista, ma di sicuro bisogna aspettare. Attualmente Pogba percepisce lo stipendio al minimo federale, circa 2000 euro netti al mese e questa mossa la Juve l'ha effettuata subito ed è inutile ora stare qui a fare il countdown sulla risoluzione. Personalmente non mi aspettavo che potesse essere così corposa, mi sarei aspettato due anni. La Juve tutelerà i suoi interessi e capite bene che 2000 euro al mese per lo stipendio di Pogba sono una goccia in mezzo all'oceano. La Juve è già andata oltre il calciatore e oltre questa vicenda, non ho percepito grossi assilli. Non è che la Juve sia contenta di questa situazione, perchè su Pogba aveva investito risorse e tempo, voleva farne l'elemento principe per risollevare un intero reparto e credo che subentri anche un certo dispiacere personale. Alla Continassa non hanno di certo un sorriso smagliante per la squalifica di Pogba, nonostante un ricavo ecomonico di oltre 30 milioni di euro. Si sottolinea come Paul sia stato molto ingenuo, la difesa non mi è sembrata la migliore possibile e onestamente dispiace perchè si trova in grande difficoltà. La Juve è un'azienda e deve ragionare da tale, ma qui onestamente c'è poco da ragionare. C'è un contratto da risolvere, ma prima si deve pronunciare il Tribunale dello Sport di Losanna, poi la Juve farà il suo passo finale. Ieri è arrivata la parola fine, vedremo cosa accadrà ma 4 anni sono una bastonata grossa. Prima Losanna e poi le mosse ufficiali da parte della Juve".