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La Roma è crollata nel derby sotto i colpi di una Lazio straripante, guidata da Keita e Milinkovic-Savic. E nemmeno il rigore inesistente fischiato a favore dei giallorossi, di cui Strootman è il principale protagonista, è riuscito a cambiare il risultato finale. Un episodio clamoroso, che si aggiunge al rigore non concesso ai bianconeri contro l'Atalanta giusto qualche ora prima, che se fosse stato dato (e realizzato naturalmente) avrebbe portato la Juve già a +11. Sicuramente, se fosse successo a parti invertite, ora saremmo coperti di pagine e pagine di antijuventinismo pieno e forte, pronto a sfruttare l'occasione per coprirsi di alibi. Ma questo, oggi, è ciò che importa meno, anche per le parole chiare del mister, riassumibili in un "Noi non ci attacchiamo agli arbitri, se sbagliamo è colpa nostra". Quello che interessa maggiormente è la festa scudetto, possibile già dalla prossima settimana, quasi certa per la sfida successiva. 

Ma c'è un problema.

Il +9 attuale, con 4 gare al termine della Serie A, infatti, consentirebbe alla Juve di festeggiare già dopo il derby contro il Torino, oppure proprio a Roma contro i giallorossi, qualora entrambe le squadre facciano risultato (o non lo facciano). I bianconeri però, a causa del ritorno di Champions League, giocheranno contro il Torino sabato sera, 24 ore in anticipo rispetto agli avversari. Se la Juve volasse a +12 per quel lasso di tempo sarebbe già scudetto virtuale, in attesa che la Roma scelga il suo destino.Esattamente come successo lo scorso anno con Napoli, in questo caso, i bianconeri festeggerebbero il tricolore tra le mura di Vinovo e non sul campo. Per carità una sensazione sempre stupenda, ma un po' vuota, al sapore di una superiorità troppo netta... perciò ci sentiamo di chiedere un favore proprio alla Roma: o giochiamo in contemporanea, oppure vinci a Milano e facci vincere lo scudetto dal campo, per completare la festa. Piuttosto, aspettiamo di essere a casa tua.