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Massimiliano Allegri, alla vigilia di Roma-Juventus, parla in conferenza stampa: ecco le parole del tecnico.


ROMA - "La Roma sta facendo un ottimo campionato, lotta per un posto in Champions. In casa credo sia la prima squadra in Europa, o tra le prime 3, ad aver subito meno gol. Solo 5 in casa, in campionato, in 11 partite. Viene da 4 vittorie in casa dove non ha subito neanche un gol. Sarà un Roma-Juventus, una bella partita, uno stadio pieno, troveremo sicuramente una bella giornata, anche abbastanza primaverile, bisogna essere bravi a fare una bella partita"

POGBA - "Ha reagito bene, ha fatto allenamento, sta bene. E' normale che non ha minutaggio, sono rimasto contento l'altro giorno di com'è rientrato, non era facile dopo tanto tempo. Si è calato subito nella partita, facendo buone cose. Normale che debba crescere, per ora è un'ottima soluzione in panchina". 

RECUPERI - "Milik dopo la sosta, Miretti rientra, Kaio non è ancora a disposizione".

RINCORSA CHAMPIONS - "Per noi la partita di domani sera è importante, andiamo a giocarci uno scontro diretto importante con la Roma. Serve staccare chi è dietro, o almeno iniziare a staccare il Bologna e non è semplice. Davanti siamo lontani per ora, vediamo passo dopo passo l'evoluzione del campionato. Importante domani andare a Roma e fare una bella partita". 

PAREDES - "Sta bene, poi valuterò. Ci sarà il rientro di Locatelli, poi abbiamo tutti a disposizione, in più Enzo Barrenechea che ha fatto una bella partita. Su questo punto di vista non ho problemi a mandare giocatori in campo, sono tutti giocatori affidabili, che è la cosa più importante".

CAMBIARE VESTE - "Tridente? Bisogna avere pazienza e calma nel buttare giocatori che è tanto tempo che non giocano. Anche perché giochiamo ogni 4 giorni. Giovedì abbiamo il Friburgo, sono stati venduti già 22mila biglietti, ci sarà lo stadio pieno. E' importante che chi vada in panchina entri bene, come l'altra sera. I cambi sono stati importanti e determinanti, come devono esserlo in ogni partita. Sono contento di averli tutti a disposizione. Verranno fatte delle scelte. A tutti piace giocare 90 minuti, ma è impossibile".

CON MOU - "Se mi accomunano a Mourinho sono contento, credo abbia vinto 26 trofei in carriera e non sono pochi. Sta facendo un ottimo lavoro a Roma. Era da qualche anno che la Roma non lottava per i primi 4 posti in Champions. Indipendentemente dalla penalizzazione, la Roma ha fatto 44 punti. Vuol dire essere lì a lottare per la Champions. Mourinho ha fatto un ottimo lavoro. Mi dispiace se non c'è, spero di vederlo in campo. Anche quella roba lì, per me, mio modesto parere: se l'allenatore viene buttato fuori, poi gli puoi dare una multa. Ma deve stare in panchina la partita. Con le multe si può aiutare chi ha bisogno invece di tenerli fuori. Spero di vederlo in panchina". 

DI MARIA E IL FUTURO - "I grandi giocatori è sempre bello averli a disposizione, Angel è un giocatore straordinario, di questo se ne occupa la società. Le priorità per ora sono ben altre rispetto ai contratti anche se è stato rinnovato a Danilo, poi valuteremo. Non so quali siano le esigenze dei giocatori, sono cose di cui si occupa la società". 

DI MARIA IN CAMPO - "Credo abbia fatto 4 partite, le ultime le ha sempre giocate. A La Spezia è entrato 35 minuti, è importante che quando giochi, a prescindere dai minuti, è importante che determini come ha fatto in queste partite".

DYBALA - "Paulo è un giocatore che ha dimostrato alla Juventus e lo sta facendo alla Roma, nei numeri e nei gol soprattutto, ne ha fatti diversi, che è un giocatore importante, come lo è stato per la Juve. Lo affronteremo conoscendo le caratteristiche di Paulo, gli va dato un occhio di riguardo perché quando si avvicina in zona area diventa pericoloso".

ALLENATORE PER GIOVANI - "L'etichetta di gestore, come la vive? Mi sono voluto ringiovanire perché è nato mio nipote".

LAZIO E ROMA PER LA CHAMPIONS - "Se vogliamo essere realisti, in questo momento, ripeto, forse sono state travisate le mie parole! La rincorsa Champions è difficile, quasi impossibile. Ok? Detto questo: la squadra ha fatto 50 punti, tolti i due con la Salernitana. Tra quelle davanti, fuori una tra Inter, Lazio, Milan, Roma. E c'è anche l'Atalanta, a 41 punti, che ha la possibilità di rientrare. Ci sono 42 punti in gioco, mancano 14 partite. Giusto? Quindi è tutto ancora da giocare. Bisogna avere la capacità di fare un passo alla volta. Non possiamo vedere lontano. Ora sono così lontane che bisogna lavorare per i mini obiettivi". 

ANDARE IN CHAMPIONS - "Come impresa sarebbe vincere uno scudetto? Andare con -15 in Champions non è vincere uno scudetto, ma vincerne 3! Non uno, ma 3!".