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Si chiama Benjamin Tahirovic, è bosniaco, ha 20 anni e fa il centrocampista. Fino all’altro ieri giocava nella Roma, dove nella stagione appena conclusa ha totalizzato 1.137 minuti, distribuiti in 23 presenze di cui 11 in prima squadra.  In questa sessione di mercato è stato trasferito all’Ajax per 7.5 milioni. Il suo valore iniziale era di 1.5 , lo stesso stimato al 15/6 da Transfermarkt (il sito utilizzato anche dalla procura federale per orientarsi sui valori dei giocatori), è stato venduto  quasi al triplo.

Sempre in questa sessione di mercato estiva 2023 il club giallorosso ha ceduto al Sassuolo altri 2 prodotti del vivaio:  i 19enni  Cristian Volpato  (14 presenze in stagione di cui 7 in prima squadra, totale 618 minuti giocati) e Filippo Missori (27 presenze quest’anno, delle quali solo 3 in Serie A, per complessivi 1.754 minuti  e di questi appena 181’ con la squadra di Mourinho) . Il valore dei loro cartellini precedenti alla cessione erano, rispettivamente, di 3.5 milioni e 800 mila euro. Sono stati venduti a 7.5 (Volpato) e 2.5mln (Missori): a più del doppio o del triplo rispetto a quanto valevano prima. E sul bilancio figuravano iscritti ad ancora meno delle valutazioni di Transfermarkt, praticamente poche centinaia di euro ciascuno.

E ancora il club capitolino ha ceduto l’olandese figlio d’arte  24 enne Justin Kluivert   – in precedenza prestato al Valencia (che non lo ha riscattato) – agli inglesi del  Bournemouth per 11.20 mln . Transfermark stimava il prezzo stima in 14  milioni, ma sul bilancio giallorosso il giocatore figurava iscritto a circa 3 milioni.

Il tutto per un incasso complessivo pari a 28.7 milioni, in gran parte plusvalenze.
Alla Roma era indispensabile chiudere la stagione al 30 giugno con una trentina di milioni di plusvalenze ,così da scongiurare sanzioni della UEFA dopo il settlement agreement concordato lo scorso anno con Nyon.  C’è brillantemente riuscita, e Tiago Pinto ora sta raccogliendo applausi dappertutto. Media compresi.

È vero, quelle fatte dal DS portoghese sono tutte plusvalenze sane e corrette, nessuna delle quali “a specchio” , ovvero facendo scambi alla pari con altri giocatori  e iper valutando entrambi. Ma il concetto è un altro: le plusvalenze continuano ad essere la prassi per il calcio italiano.

Un “sistema” consolidato ed efficace a cui ricorrono tutti i club, non solo la Juventus. Anche perché non sono vietate, e infatti non è mai esistita una normativa federale che le regolasse ( e la riforma recentemente proposta non è sostanziale). Le usavano e continueranno a farne uso, stabilendo a piacere il valore di un giocatore. Soprattutto quelli delle giovanili, che se poi si rivelano dei talenti (tipo Zaniolo o Casadei)  il club compratore si prenderà pure i complimenti per averci visto lungo. Nel frattempo, chi li ha venduti, c’ha fatto cresta e plus. Farne tante o poche non conta. Applausi o pernacchie (se non addirittura inchieste) dipendono sempre da come ti chiami.