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Durante Open Var, il programma di DAZN in cui l'Associazione Italiana Arbitri analizza e condivide gli audio tra arbitro e VAR sugli episodi più controversi di ogni giornata, il Componente della CAN Dino Tommasi ha esaminato il caso del presunto tocco di mano di Weston McKennie contro il Monza. L'episodio, avvenuto al limite, probabilmente all'interno dell'area di rigore della Juventus, non ha portato a un intervento da parte dell'arbitro Massa, che ha lasciato proseguire l'azione. Anche il VAR ha deciso di non suggerire una on-field review, mantenendo la decisione iniziale e generando ulteriori discussioni tra tifosi e analisti.

GLI AUDIO - Il Var dice: "Guardiamo come l'ha toccata a fine azione. Lui si abbassa per andare a cercare la palla, bisogna capire se è nella parte verde. Aspetta che la guardiamo. Guardiamo se colpisce la patch della Serie A e se la colpisce non è rigore. Ok la colpisce, check completato".

IL COMMENTO DI TOMMASI - "C'è una green zone e una red zone. La situazione è stata ben sottolineata dal Var e dall'assistente. La patch fa parte della green zone e quindi è giusto non concedere il rigore perché è considerato un colpo di spalla. Non c'è un'immagine chiarissima dell'impatto ed è stata elaborata bene dalla sala var. Possiamo dire che è una situazione da 51-49%? Sì ma per intervenire serve un chiaro ed evidente errore".