CAMBIAMENTO 1 - Ciò che è cambiato, rispetto a un anno fa non è solo il rendimento - 10 gol a 0 nello stesso periodo, con moltissimi minuti in meno in campo -, ma proprio il suo ruolo. Da titolare inamovibile e stella a cui affidarsi nelle prime difficoltà, la stessa che aveva offuscato anche qualche incertezza difensiva del post Bonucci, a subentrante, non riserva, ma semplicemente un 10 che deve guadagnarsi e sudarsi il posto, perchè nulla è scontato. Vero, la qualità davanti è veramente elevata e l'esplosione di Bernardeschi non poteva certo essere ignorata, ma in questo periodo è stato il meno impiegato del parco attaccanti bianconeri, e questo non può non essere notato. Difficile trovargli una collocazione nel 4-3-3? Probabilmente sì, non essendo un esterno classico, ne una perfetta prima punta, semmai una seconda o ancora un trequartista, ma Allegri ha cambiato idea.
CAMBIAMENTO 2 - Rispetto allo scorso anno, infatti, il tecnico bianconero pensa ad un impiego diverso della Joya, anche nel 4-3-3, anomalo ma anche intrigante. Allegri si è spostato dalla prima idea - "Dybala non può fare la prima punta in un grande club" - e nella conferenza di oggi ha spiegato: "Ha gol nelle gambe e domani sarà in campo. Può fare anche il centravanti. Paulo non sta dentro l'area, è un giocatore tecnico che fa giocare bene la squadra, devo utilizzare le sue caratteristiche cambiando anche le mezzali e mettendole in grado di fare bene e riempire l'area. I giocatori si stanno allenando bene, si conoscono sempre di più". Nuove idee, nuovi intrighi. Il talento di Dybala non è stao dimenticato, semmai va ricarburato e utilizzato in maniera funzionale. Ecco perchè Allegri mischia le carte ed ecco perchè ora con Cristiano Ronaldo, più esterno che centravanti, al posto di Higuain, anche un'idea prima impensabile può tornare d'attualità. Questo il compito di Dybala: lavorare su un'occasione nuova, imperdibile.
Dove gioca Dybala e le possibilità di Allegri in attacco: nella nostra gallery.