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Dusan Vlahovic continua a essere l'elemento più divisivo della recente storia della Juventus, e il suo rapporto con l'ambiente bianconero, segnato da alti e bassi in questi tre anni, sembra essere arrivato a un punto di svolta. Se da un lato, la recente riconciliazione con i gruppi ultras, che lo avevano insultato pubblicamente dopo il pareggio contro il Venezia, ha segnato una "pace" tanto attesa, dall'altro, la vera preoccupazione per la società riguarda il rinnovo del suo contratto, in scadenza nel 2026.

Secondo La Repubblica, infatti, sta emergendo uno scenario preoccupante che potrebbe portare a conseguenze rilevanti.


Il nodo rinnovo per Vlahovic


Vlahovic entrerà nel suo ultimo anno di contratto a fine stagione, con condizioni economiche che sono in completa dissonanza con il piano industriale della Juventus, che ha previsto una riduzione dei costi annuali.

Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli ha iniziato a discutere di un possibile rinnovo con gli agenti del giocatore, ma senza mai giungere a un accordo che riducesse l'impatto economico del contratto, magari abbassando l'ingaggio fisso e aumentando i bonus, o almeno distribuendo la somma su un periodo più lungo. Nonostante alcuni colloqui e gesti di cortesia, non c'è mai stata una vera e propria trattativa.


Come Chiesa?


Secondo La Repubblica, il rischio che Vlahovic non trovi un accordo per il rinnovo a cifre più basse di quelle attuali potrebbe portare la Juventus a prendere in considerazione una soluzione simile a quella di Federico Chiesa nel 2024. In quel caso, la società accettò la proposta del Liverpool per liberarsi del suo ingaggio, pur incassando un importo minimo. Una situazione che nessuno vuole affrontare, ma che oggi appare più concreta che mai. Se non si troverà un accordo sul rinnovo, la Juventus potrebbe decidere di cedere Vlahovic già a gennaio, con l'opzione di un trasferimento sul mercato come unica via d'uscita.