D'Angelo: "E' morto".
Calvo: "Lo so, ho saputo".
D: "Non ci credo, lo ha ammazzato!".
C: "Minchia! Non ci posso credere! Se penso che lo abbiamo portato io e te alla Juve...".
D: "Ma non era un motivo per ammazzarsi. Non doveva avere paura".
C: "No, no di certo".
D: "Era terrorizzato ieri. Sembrava che lo dovessero ammazzare da un momento all'altro perché ha parlato coi pm. ".
Poco dopo, D'Angelo chiama Leonardo Bonucci, difensore oggi e allora alla Juventus:
D'Angelo: "Ho un problema. Ciccio si è ucciso. S'è suicidato Ciccio!".
Bonucci: "Non ci credo!".
D: "Non sono riuscito a fermarlo. Si è suicidato stamattina, si è lanciato da un ponte, aveva paura di qualcosa, era terrorizzato. E' andato ieri mattina a Palazzo di Giustizia, è uscito sconvolto. Ha avuto paura, si vergognava di me. Mi ha detto 'No no, perdonatemi, perdonatemi, perdonatemi. Non aveva paura di noi, ne sono convinto".
A #Report lunedì ore 21.15 @RaiTre, in esclusiva, le intercettazioni di dirigenti e calciatori della #Juventus sulla morte di Raffaello Bucci, collaboratore ed ex ultras, precipitato da un ponte poco dopo essere stato ascoltato dai pm sui rapporti tra ultras, 'ndrangheta e club. pic.twitter.com/BDoUlPylB3
— Report (@reportrai3) 16 ottobre 2018