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La rivoluzione in atto in casa Juventus non riguarderà soltanto la panchina, con Massimiliano Allegri pronto a far spazio al proprio erede. A cambiare sarà l’intero staff tecnico dell’allenatore livornese, ma anche lo staff medico capitanato dal dottor Claudio Rigo. Una cesura netta, influenzata con tutta probabilità dalla mole di infortuni subiti dalla squadra campione d’Italia in questa stagione. Un rebus, quello dei problemi fisici, che nelle ultime settimane ha prodotto un vero e proprio paradosso: con chi avrebbe giocato la Juve se fosse approdata in finale di Champions League?

INFERMERIA... DA FINALE  - Ragioniamo per assurdo. La Juve ha superato l’Ajax e in seguito il Tottenham, qualificandosi per la finale del Wanda Metropolitano. Lo scenario ideale per un club il cui obiettivo dichiarato - parola del presidente Agnelli - era la Coppa dalle Grandi Orecchie. Bene: il campionato è finito la scorsa settimana, la squadra di Allegri si è laureata campione d’Italia e ha una settimana piena per preparare il big match di Madrid. E a questo punto lo sguardo va all’infermeria. Out Perin fino al termine della stagione, si è fatto male anche Szczesny, costretto a sottoporsi a un’artroscopia: dunque il terzo portiere, Carlo Pinsoglio, va verso una maglia da titolare. Stagione finita anche per Khedira: il tedesco ha deciso di operarsi al ginocchio una volta appurato che non vi fossero più obiettivi raggiungibili in questa stagione, certo, ma le sue condizioni fisiche sarebbero state in ogni caso precarie. Lo stesso si dica di Mario Mandzukic e João Cancelo, anche loro "freschi" di intervento chirurgico (al naso). Ma torniamo al centrocampo, che contro la Sampdoria ha visto andare k.o. anche Emre Can per una distorsione alla caviglia. In mediana restano appena tre titolari a disposizione: Bentancur, Pjanic e Matuidi. Scelte obbligate, dunque. Senza Cuadrado (fuori dalla lista Champions), sarebbero rimaste da valutare anche le condizioni di Alex Sandro e Douglas Costa, anche loro ai box. Questa la Juve "decimata" che avrebbe lottato per la Champions al Wanda Metropolitano: un paradosso, appunto. Anche così si spiega la rivoluzione estiva del club bianconero.