E ancora: "Dev'esserci la certezza del colpevole, è un marchio di infamia essere esclusi dallo stadio per cori razzisti: per me deve essere così, ma per quale motivo non è stato adottato questo metodo? Ci sono società che mantengono dei rapporti obliqui con alcune frange della tifoseria e ritiene conveniente pagare la multa e non individuare il razzista. Ma la multa dovrebbe essere inasprita per portare a troncare certi rapporti. L'approccio educativo non attecchisce se non c'è la certezza della pena".
'Razzismo? C'è la tecnologia, ma perchè solo poche società come la Juve la usano?'
"Caso razzismo? Si dovrebbero colpire i responsabili con certezza, una prova visiva. È possibile con la moderna tecnologia, il colpevole andrebbe escluso per sempre dagli stadi". A parlare è il giornalista di Sky Sport Paolo Condò, intervenuto ai microfoni della trasmissione Calcio Napoli 24 Live per parlare anche del tema razzismo che tanto sta tenendo banco in questi giorni, dopo i recentissimi insulti a Maignan, Osimhen e anche Vlahovic. "Se ci sono club che non si dotano di questi sistemi per individuare i colpevoli, allora la punizione alternativa dovrebbe essere quella prevista dalla responsabilità oggettiva: ma la regola dovrebbe far convenire di punire il singolo e non nel pagare la multa. Io mi faccio la domanda, per quale motivo non è stato ancora fatto se non da qualche società, tipo la Juventus con quegli animali che hanno offeso Maignan? Ho sentito quelle espressioni belluine, è assurdo".
E ancora: "Dev'esserci la certezza del colpevole, è un marchio di infamia essere esclusi dallo stadio per cori razzisti: per me deve essere così, ma per quale motivo non è stato adottato questo metodo? Ci sono società che mantengono dei rapporti obliqui con alcune frange della tifoseria e ritiene conveniente pagare la multa e non individuare il razzista. Ma la multa dovrebbe essere inasprita per portare a troncare certi rapporti. L'approccio educativo non attecchisce se non c'è la certezza della pena".
E ancora: "Dev'esserci la certezza del colpevole, è un marchio di infamia essere esclusi dallo stadio per cori razzisti: per me deve essere così, ma per quale motivo non è stato adottato questo metodo? Ci sono società che mantengono dei rapporti obliqui con alcune frange della tifoseria e ritiene conveniente pagare la multa e non individuare il razzista. Ma la multa dovrebbe essere inasprita per portare a troncare certi rapporti. L'approccio educativo non attecchisce se non c'è la certezza della pena".