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Posizionamento, tecnica, capacità di inserimento senza palla e di palleggio con. Sono tante le caratteristiche che rendono Ramsey un trequartista ideale nel 4-3-1-2 disegnato da Maurizio Sarri in occasione della gara con il Brescia. D'altronde, il gallese non è certo una sorpresa, né in generale né nel ruolo specifico: anzi, tra le motivazioni tecniche che hanno spinto Fabio Paratici a firmarlo già a febbraio in previsione di giugno, c'erano anche queste. A prescindere dal progetto tecnico, la società ha scelto di puntare preventivamente su Ramsey proprio perché l'ex Arsenal avrebbe garantito la stessa qualità sia con Allegri sia con Sarri. Avrebbe reso sia in un gioco più distensivo, meno votato al controllo del pallone, quanto dello spazio, sia nel palleggio che il tecnico ex Chelsea vorrebbe vedere nella sua Juve: questo è un ulteriore pregio che rende Ramsey una certezza, non certo una scoperta. 

I problemi maggiori nel 4-3-3 delle prime uscite, erano stati dettati prevalentemente dal poco raccordo che c'era tra centrocampo e attacco. Senza Douglas Costa, Sarri ha capito che mancava un giocatore in grado di fare da collante, seppur sulla fascia, tra i due reparti: così, il cambio modulo si è reso inevitabile, complice anche il forfait Ronaldo a Brescia. Con l'inserimento di Ramsey, la Juventus ha potuto giocare sia in ampiezza - è capitato spesso di trovare il gallese a palleggiare con i terzini in sovrapposizione, quanto con le due punte quando si allargavano - sia in profondità. Ramsey, infatti, non ha lesinato in inserimenti, giocando a ridosso, ma anche dentro l'area di rigore. Insomma, senza una fissa dimora -. ma chi ce l'ha nel calcio contemporaneo - il gallese ha spaziato dove ce n'era bisogno, agendo quasi da uomo in più.

L'intesa che ha fatto vedere con il duo Dybala-Higuain potrebbe essere replicabile anche con altre coppie offensive (Ronaldo con il Pipita o addirittura con Dybala), perché le sue caratteristiche sono universali, non per forza dettate dagli interpreti che lo affiancano. Non per caso, Pjanic ha toccato più di 120 palloni, massimo stagionale, a dimostrazione di come, grazie agli equilibri apportati da Ramsey, la palla sia passata molto più volentieri dal centro che sulle fasce.