LACRIME DA PRINCIPINO - “E’ stato un gran bel viaggio”: Ramsey trattiene a stento le lacrime durante l’intervista con Sky Sports. Gli occhi sono lucidi, la voce spezzata dalla commozione, a confermare che no, non si tratta soltanto di un gioco. E’ vita, o meglio 11 anni di vita trascorsi dando sempre il massimo per quei colori, anche e soprattutto nei periodi più complicati. Lo potrà confermare anche Claudio Marchisio, il cui toccante saluto prima di Juve-Roma in questa stagione ha ricordato quello di Ramsey. Con le dovute proporzioni, perché nel caso del Principino gli anni vissuti con quella maglia erano ben 25 e l’addio si è consumato in un modo assai più brusco e doloroso: un contratto risolto nell’ultimo giorno di mercato e un’apparizione allo Stadium rimandata fin troppo e fin troppo breve. Chissà allora che la Juve non abbia osservato con attenzione la celebrazione di Ramsey, premiato dal presidente dell’Arsenal in persona sul campo dell’Emirates, per capire cosa poteva e doveva essere il congedo di Marchisio. E poi, per avere una conferma: Aaron, da "Principino" dell'Arsenal è diventato un uomo vero. Pronto per la Juve. “Sono emozionato, è un nuovo capitolo della mia vita”: parola di Ramsey. No, non è solo un gioco.
For 11 years of service, for 369 appearances, for 64 goals, for 62 assists, for those Wembley winners, for coming back from that injury to achieve what you have with us, for EVERYTHING you’ve given to this club, we just want to say…
— Arsenal FC (@Arsenal) 5 maggio 2019
THANK YOU, @aaronramsey! pic.twitter.com/EuU6gQ5U1q