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Un brivido lungo la schiena: poi Kane spara alto dal dischetto del rigore e, di fatto, spalanca le porte della semifinale mondiale alla Francia. La squadra transalpina vince 2 a 1 contro l’Inghilterra e si candida come seria pretendente alla vittoria finale; prima però ci sarà da superare lo scoglio Marocco, scoglio ben più alto e frastagliato di quanto si potesse immaginare, chiedere a Cristiano Ronaldo e colleghi.
 
A rubare gli occhi, soprattutto nella prima parte del match, è stato il gol di Tchouameni: staffilata da 100 km/h per il vantaggio francese. Un calciatore che dalle parti di Torino conoscono bene, per essere finito in più occasioni nella lista dei desideri della dirigenza. Lo sguardo, però, era attento sul centrocampista di casa Juve, Adrien Rabiot che, ancora una volta, ha confermato le ottime impressioni della prima parte di stagione: è cresciuto, è maturato, è nel pieno delle sue possibilità fisiche e tecniche, oltre ad essere migliorato dal punto di vista tattico. Anche grazie ad Allegri, lo ha dichiarato lui stesso. Sgroppate in mezzo al campo, con gli inglesi ad inseguire, una chiusura difensiva a sbrogliare la matassa in un momento particolarmente complicato nell’area transalpina, un missile da fuori area che per poco non si infila in rete: azione costruita da solo, sfruttando gli spazi e dimostrando intelligenza tattica, quello di cui parlavamo prima.
 
Adrien Rabiot, insostituibile per Deschamps, approda alla semifinale del Mondiale da protagonista. Un’ottima vetrina per un calciatore che non vede l’ora di raccogliere ricche offerte di contratto. La Juventus se lo gusta e se lo coccola, ma il futuro prossimo appare essere sempre più lontano da Torino.