commenta
Non ci voleva un esperto per capire dove l'ecosistema della Juventus diventasse più fragile: se difesa e attacco riuscivano a mantenere numeri alti e qualità importanti, era in mezzo al campo che la fatica e la mancanza di idee arrivavano a indebolire una squadra spesso deficitaria in costruzione. Banalmente, per dirla alla Allegri, mancava il supporto al genio (Pjanic), e tutte quelle doti - e quegli uomini - che avevano costruito la prima Juve sull'aggressività, sull'abnegazione e su un possesso schivo ma efficace. Ecco, ora è arrivato Ramsey; Rabiot è in dirittura d'arrivo e... e si sogna il grande colpo: Paul Pogba, in alternativa Milinkovic Savic. Qualcosa sta cambiando.

L'ULTIMA LACUNA - Il presupposto è che in difesa un nome importante, che possa far rifiatare spesso uno tra Chiellini e Bonucci, stia per arrivare. Ma non è lì che la Juve ha deciso di concentrare il grande investimento che le casse hanno deciso di permettere: no, se ne parla in mediana. E se ne parla con Mino Raiola, che su Pogba vuole fruttare il massimo degli interessi e capitalizzare un momento cruciale per il suo assistito: ha già salutato il Manchester, ma il Manchester non ha ricambiato. Quindi serve sborsare più dell'immaginato, probabilmente anche più del dovuto. Il nodo cruciale sta tutto qui, mentre sull'alternativa serba balla ancora parecchia distanza tra domanda assurda e offerta legittima. Staremo a vedere. 

IN USCITA - Ramsey, Rabiot, Emre Can, Bentancur e Pjanic. Chi manca? Chiaro: Khedira, praticamente alla porta. E poi Matuidi: come anticipato da IlBianconero.com, con l'ex Psg in arrivo c'è il collega francese a fargli posto. Nulla di personale: è il tempo e le possibilità che avanzano (e che si fanno più sarriste), ma sono soprattutto i ragionamenti a metterlo da parte. Con una Juve meno quadrata e più fluida nella manovra, c'è bisogno di piedi educati e intenzioni serissime. Così, l'ultima lacuna, verrà colmata.