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Un giocatore da dieci gol a stagione. Eccola, la profezia avverata. Allegri si è ritrovato tra le mani un talentino meraviglioso e immaginiamo esattamente cosa pensi tutte le volte in cui si palesa lo sblocco mentale (e tattico) di Adrien Rabiot: che peccato finisca così. Cioè, così sul più bello. Perché Adri ha dato un volto a un centrocampo fino all'anno scorso amorfo, senza spinta, senza reti nelle gambe. Senza neanche un barlume di crescita, un'occasione che non s'infrangesse tra le disillusioni che solo un giocatore dalle grandi promesse può dare. Finirà qui, però. E finirà proprio sul più bello. 

DIVENTATO GRANDE - Allegri ha centrato il punto, su Rabiot. Non solo ha lavorato sulla sua crescita tattica, ma ha dato un colore diverso alla cavalcata - è proprio il caso di dirlo - del francese: è semplicemente maturato. Ha smesso di pensare in grande e (soprattutto) di pensarsi grande. Si è specializzato, sostanzialmente. Si è preso i suoi fondamentali ed è diventato grande lì: nella corsa, negli strappi, nell'andare pure a chiudere le azioni. Tutta qui, la differenza? Eh, no. C'è stato in particolare uno scatto mentale. Ora si vede persino la cattiveria, per un calciatore considerato universalmente troppo soft per imporsi nelle grandi squadre. 

A FINE ANNO - Tutto questo sul rettilineo di una storia comunque importante, quella pronta a consumarsi con la Juventus. Adri con ogni probabilità lascerà a fine stagione e lo farà col sorriso sulla bocca, consapevole di aver dato tanto e di poter ambire ancora a tutto. In particolare ai bagliori della Premier League. Rabiot è di quella dimensione lì: l'ha dimostrato anche stasera. Per strappi e intraprendenza, può vivere dei contrasti da campionato inglese, provando ad alzare ulteriormente il livello, senza per forza dover strafare o ambire alla doppia cifra stagionale. A fine anno, saluterà con la convinzione di aver fatto la scelta giusta: non mollare nel momento più duro. Lezione di vita, quasi. Lezione di calcio, sicuramente: mai giudicare un libro dalla copertina. Anche se quel libro, per tanto tempo, sembra proprio uguale a ciò che pare.