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Fifa The Best: vince Lewandowski. E la faccia di Ronaldo è tutta un programma. Le voci del pomeriggio avevano anticipato una decisione che sembrava in linea con la stagione vissuta dal polacco, che avrebbe detto la sua anche in chiave Pallone d'Oro se non fosse che France Football ha deciso di non assegnarlo vista l'annata. E quindi il premio FIFA ha raccolto il testimone e il suo significato, mettendo di fronte nella finalissima Leo Messi, Cristiano Ronaldo e Robert Lewandowski, tutti in collegamento per la premiazione. Il The Best Fifa Men’s Player è stato consegnato al polacco, sotto lo sguardo rassegnato degli altri due, con Ronaldo che ha ingoiato l’ennesimo boccone amaro. Da quando è passato alla Juventus non ha più ricevuto premi singoli da Uefa e Fifa e certamente questo non lo fa sentire bene. Anzi, piuttosto infuriata con la faccia delusa di Cristiano che fotografa il momento. Il portoghese si sente ancora il migliore del mondo e ha tanta voglia di dimostrarlo.  Intanto, sottolinea il Corriere dello Sport, la Juve "scopre" il caso inamovibilità di Ronaldo, "uno che decide quando giocare o essere sostituito. CR7 ha un prezzo, caro, che nulla ha a che fare con il suo impatto economico: è un prezzo che si paga con una moneta intangibile, all'interno della gestione di una grande squadra dove tutti sono uguali. Tranne lui, che semmai è più uguale degli altri, come tutti gli intoccabili". "Avere CR7 in squadra - si legge - comporta d'altronde una gestione quantomeno condivisa. Decide lui quando giocare, per esempio. E quando fermarsi. Il caso di Benevento rappresenta un ricordo ancora vivo, ma non era una novità: quando il calendario è congestionato, arrivato il momento di tirare il fiato ecco che Ronaldo rimane a casa e non si siede in panchina. Una presenza meno ingombrante solo della sua assenza, insomma. Ma di fatto decide lui anche quando è il momento di poter accettare una sostituzione. In quanti avrebbero sostituito un Ronaldo stranamente sottotono contro l'Atalanta? Probabilmente in molti, tra il pensarlo e il farlo però c'è tutto un mondo ed è semplice capire perché alla fine Ronaldo non sia stato richiamato in panchina. In 101 partite in bianconero, appena 7 le sostituzioni subite. Forse una sola quella «vera», con il risultato in bilico e per scelta tecnica, quella contro il Milan dello scorso campionato prima di una sosta per le nazionali, quando Maurizio Sarri lo tolse per far entrare Paulo Dybala, poi decisivo: una decisione non proprio gradita, Ronaldo lasciò lo Stadium prima ancora del termine". Un prezzo da pagare per avere Ronaldo, nella speranza di averlo al meglio, arrabbiato il giusto per essere decisivo.