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Il tecnico della primavera della Juventus dopo la vittoria per 2-0 sul Liverpool che è valsa il passaggio alle semifinali di Youth League ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: 

STORIA - "Tecnicamente avevamo già raggiunto il massimo risultato finora ma questa partita era lo spartiacque per un'emozione diversa che affronteremo che sarà l'esperienza a Nyon. Noi cerchiamo spunti per crescere, le altre tre squadre sono le migliori d'Europa e questo ci gratifica. Ci onora perché ci permette di rappresentare al meglio un club come la Juventus che vuole onorare tutte le competizioni a cui partecipa. Sono soddisfatto perché con il duro lavoro e con i sacrifici questi ragazzi fanno tanto anche se a volte abbiamo avuto un calendario disumano". 

LIVERPOOL - "Ho visto tutte e sette le partite del Liverpool più volte ma oggi penso ci sia tanto di nostro. Eravamo consapevoli dei nostri mezzi, curiosi di metterci in gioco e affrontare partite di livello assoluto. Abbiamo fatto tanto. Oggi è stata una partita spesso in controllo, non abbiamo permesso transizioni o sviluppi esterni ad una squadra che ha queste caratteristiche. L'ho definita partita della maturità, sono contento".

STAGIONE - "Questa squadra nelle occasioni importanti ha sempre risposto presente. A tratti con un pizzico di fortuna, penso alla vittoria a Milano con l'Inter. Nei mesi siamo cresciuti in consapevolezza e si può e si deve continuare così. Io penso alle partite in campionato, dobbiamo essere competitivi su tutti i fronti".

VIGILIA - "Le emozioni ci sono, non puoi negarle, vanno tirate fuori e trasferite. Spesso le prestazioni negative nascono da pensieri fuorvianti. Oggi per merito abbiamo fatto qualcosa di straordinario".

EMOZIONI - "Ieri ho detto alla squadra che potevo accettare di non passare il turno ma non potevo accettare che non ci fossero la gioia ed una grande prestazione. Da luglio viviamo con tanta onestà nel riconoscere quando si sbaglia. Io li vedevo pronti per fare una partita di livello. Possiamo ancora crescere, possiamo essere più efficaci nella finalizzazione. In questo mese e mezzo possiamo riuscire a fare un altro step".

MIRETTI  E SOULÈ- "Soulè e Miretti sono due grandi giocatori e lo dimostrano le loro esperienze quotidiane di allenamenti con la prima squadra. I grandi giocatori vanno messi in un contesto relazionale e organizzativo efficace altrimenti diventa difficile esprimere talento tecnico. Mi fa piacere vedere tanti ragazzi che sono cresciuti, la prestazione di oggi di Bonetti per esempio è di un livello assoluto, per intensità, aggressività, lettura. Un grande merito".