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"Non ho mai visto giocare l'Inter". Parola di Maurizio Sarri, che dopo la gara di Champions contro il Leverkusen (martedì), dovrà recuperare qualche gara dei nerazzurri per preparare la sfida di domenica prossima.

NUMERI - Perché l'Inter gioca bene, e se ci sono altri che non l'hanno mai vista in questa stagione basta dare un'occhiata ai numeri: sei vittorie in sei giornate di campionato, 13 gol fatti e appena 2 subiti. Impatto pazzesco di Antonio Conte sulla nuova panchina. 3-5-2 come filosofia di vita, attenzione maniacale alla fase difensiva, dove tra Skriniar, Godin e De Vrij spesso si inserisce anche D'Ambrosio. Il gioco di Conte si sviluppa (quasi) tutto sulle fasce, dove Candreva e Asamoah diventano quasi registi esterni.

IL PIU' IN FORMA - L'uomo in più è Stefano Sensi, che ha risposto a chi diceva che era troppo piccolo per giocare in quel centrocampo segnando tre gol in campionato e diventando il capocannoniere della squadra. La caratteristica principale è l'inserimento senza palla al quale dovranno stare attenti i difensori bianconeri.

IL PALLINO - Se a centrocampo manca qualche centimetro, lì davanti non mancano di certo. Conte ha voluto a tutti i costi Romelu Lukaku, un gigante di 1,90 metri pronto a spaventare tutte le difese italiane. Se Sarri dovesse mandare in campo De Ligt, sarà una sfida nella sfida quella tra il belga e il difensore olandese (198 cm). Vicino al belga si alternano Sanchez e Lautaro Martinez, pronti a sfruttare gli spazi qualche spizzata del compagno.