STADI - "Le infrastrutture sono il problema principale. Purtroppo è un problema della Serie A, ma non è colpa della Serie A. La deresponsabilizzazione delle autorità istituzionali non è accettabile. Le squadre devono fare un minimo di mea culpa perché non hanno investito negli anni '80 e '90 quando potevano permetterselo. Ma se vediamo oggi Milan e Inter, il problema non è per le risorse che ci sono, ma per la burocrazia. Di incapacità dei soggetti pubblici coinvolti nell'accelerare i lavori".
NUOVE REGOLE - "Il mondo del calcio deve sforzarsi a trovare novità per attirare i più giovani, anche cambiando il regolamento. C'è una discussione sull'introduzione dell'espulsione temporanea, di 5-8 minuti, come nella pallanuoto. Ormai le amichevoli non ci sono più, quindi la sperimentazione si può fare nei campionati giovanili. Inoltre si sta già sperimentando il fuorigioco con lo spazio, reintroducendo il concetto di 'luce' tra attaccante e ultimo difensore".