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Cesare Prandelli, ex ct della Nazionale, nonché ex calciatore della Juventus dal 1979 al 1985, ha parlato in esclusiva a Radio Anch'io Sport, dopo la disastrosa eliminazione dell'Italia da Euro 2024.  

NAZIONALE COME UN PESO - "La Nazionale è considerata un peso? Da sempre. Quando ho fatto il ct la Lega aveva organizzato la Supercoppa in Giappone quando c'era un'amichevole della Nazionale. Già 15 anni fa non c'erano dei sani rapporti. La prima cosa è mettere d'accordo Figc e Lega. Basta parlare, basta rivangare le cose, dobbiamo capire come far crescere questo movimento. Quando c'è la nazionale tutti diventano tifosi, prima a nessuno frega niente. E 50 milioni di persone diventano ct. Perché non riusciamo ad esser coinvolti prima di questi eventi per arrivare preparati"

MONDIALI 2006 - "Il rischio c'è. Quando nel 2014 fummo eliminati, in conferenza stampa dissi: ma siamo sicuri che nei prossimi anni ci andremo? Già ai tempi avevamo dei dati che mostravano un trend di grande negatività in prospettiva: una grandissima competenza e grandi risorse fino ai 19-20 anni, siamo competitivi a livello mondiale ma poi abbiamo un buco incredibile, da anni".