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La Juve rischia il processo. Galeotto - stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport - fu Cristiano Ronaldo e il maledetto accordo per la riduzione dei compensi dei giocatori, che allora sembrava una benedizione e invece è diventata una condanna. Sul bilancio 2021-22 del club bianconero pesano soprattutto quei 34 milioni (19 dei quali destinati appunto a CR7) che secondo la Procura di Torino non sarebbero ancora stati contabilizzati: mancano all'appello ancora adesso, ed è il motivo per cui, secondo l'accusa, la Juventus potrebbe approvare un altro bilancio fasullo. Dell'intera cifra, la società avrebbe dovuto restituirne quasi 20 a Cristiano Ronaldo (che corrispondono a tre mensilità dilazionate) ma che al momento non risulta siano stati incassati dal portoghese, che però avrebbe fatto sapere di volerli. 

La famosa "Carta di Ronaldo" di cui parlano Federico Cherubini (non indagato) e il legale Cesare Gabasio, che "non si deve trovare". Sempre nella stessa intercettazione Gabasio aggiungerebbe: "Poi ci tocca fare una transazione falsa"; una conferma, per gli inquirenti, che ci fosse nella manovra stipendi l'intenzione del dolo. Ci sarebbero poi - scrive ancora la rosea - altre intercettazioni in cui si parla di debiti con l'Atalanta (circa 7-8 milioni mancanti, forse legati alle operazioni Demiral e Romero) e altre anomalie legate al diritto di riacquisto di alcuni giocatori (Cerri al Cagliari per esempio), messi a bilancio come plusvalenze ma per cui esistevano side letter (scritture private) che garantivano alla Juventus la possibilità di riprenderselo. Le dimissioni di Agnelli, Nedved e Arrivabene hanno preceduto di pochissimo la richiesta di rinvio a giudizio per gli stessi (e non solo) che verrà presentata nei prossimi giorni.