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Dopo quanto successo nella passata stagione, una nuova bufera si abbatte sulla Continassa e sul mondo Juve. In particolare, su Paul Pogba, trovato positivo ad un controllo antidoping il 20 agosto, giorno di Udinese-Juve, e di conseguenza sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping. Due sono gli scenari ora possibili: il primo è che l'esito delle controanalisi dia risultato negativo smontando quindi il caso e concludendo nel migliore dei modi la vicenda. Ma c’è l'altra ipotesi, quella che porterebbe Pogba a un lungo stop a causa della positività ai metaboliti del testosterone. 

DALLA JUVE -  La Juventus ha rilasciato un comunicato subito dopo l'ufficialità della sospensione; ciò che filtra dall'ambiente bianconero, riferisce Tuttosport, è che i medici del club siano tranquilli e convinti di aver agito nella piena correttezza e nel rispetto delle regole. Qualora stessero così le cose e venisse confermata la positività del giocatore, allora questo significherebbe che c’è stata una leggerezza da parte del Polpo, con l’ipotesi di assunzione involontaria di una sostanza.

INVOLONTARIETA' -Si può escludere con ragionevole certezza, si legge, la volontarietà del gesto in quanto il testosterone non migliora in maniera evidente le prestazion e può essere assunto in tanti modi, anche inconsapevolmente. Le parole dell'agente, Rafaela Pimenta lo confermano: "La cosa certa è che Paul Pogba non ha mai voluto infrangere le regole". Proprio su questo si baserà quindi la strategia difensiva.