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La Juventus riparte dalla Lazio (domani), mentre Paul Pogba si trova oggi a Parigi per rispondere alle accuse di estorsione di cui sarebbe stato vittima lo scorso anno. Il caso è emerso dopo una positività al testosterone riscontrata nel controllo antidoping del 20 agosto, subito dopo la partita di Udine (prima giornata). Pogba, sospeso in via cautelare dalla Juventus, ha richiesto una controanalisi del campione B dell'urina, la cui esito è atteso per mercoledì (20 settembre).

NIENTE ALLENAMENTI - Nel frattempo, il centrocampista francese non può allenarsi alla Continassa e riceve il minimo salariale previsto dal contratto, poco più di 2 mila euro netti al mese. La sua ultima visita al centro sportivo bianconero è avvenuta durante una riunione con la società e lo staff medico, in cui avrebbe mostrato un integratore acquistato negli Stati Uniti su consiglio di un medico americano, all'insaputa del personale della Juventus. Questo potrebbe rivelarsi fatale, poiché la positività al testosterone potrebbe essere collegata a quel prodotto.

LO STIPENDIO - La prossima settimana, nel laboratorio antidoping dell'Acqua Acetosa di Roma (l'unico autorizzato dalla Wada), verrà effettuata l'analisi del campione B di urina, con la presenza di un perito indicato dal giocatore. Il verdetto sarà quasi immediato e potrebbe confermare o ribaltare la situazione attuale di Pogba, aprendo così la possibilità di un'istruttoria da parte della procura antidoping. Quest'ultima potrà richiedere l'archiviazione del caso, il deferimento o proporre al giocatore una proposta di sanzione, con una squalifica massima di 4 anni.