"La società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali", la frase con cui la Juve chiude la nota ufficiale in merito alla vicenda. D'altronde, questa è l'unica posizione che il club può prendere in questo momento. In attesa, prima di tutto, del risultato delle controanalisi che con ogni probabilità verranno richieste da Paul Pogba entro i tre giorni di tempo a disposizione sua e dei suoi legali.
Intanto, il giocatore è stato sospeso e non potrebbe neanche allenarsi in via ufficiale. Proprio quando la dirigenza bianconera aveva in programma di incontrare Rafaela Pimenta per ridiscutere del contratto di Paul e rimodulare la parte fissa rispetto agli 8 milioni netti più bonus che guadagna attualmente. Trattativa che si è fermata prima ancora di cominciare, aspettando di capire come si evolverà la vicenda.
In casa Juve prima di prendere qualsiasi decisione chiaramente si aspetterà gli esiti delle controanalisi e l'eventuale squalifica se sarà confermata la positività. Una strada è quella di sospendere il pagamento dello stipendio anche se non è da escludere, in via ipotetica, come riferisce calciomercato.com, la risoluzione del contratto. D'altronde le pene sono storicamente molto pesanti: si parla di una squalifica fino a due anni per la sola responsabilità oggettiva, pena che raddoppierebbe fino a un massimo di quattro anni nel caso in cui venisse addirittura ravvisata l'intenzionalità.