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Paul Pogba non è felice al Manchester United. Quasi per usare un eufemismo, perché la rottura con José Mourinho è sotto gli occhi di tutti, essendo lo Special One al centro di un'autentica bufera vista la pessima gestione in questo inizio di stagione, ultima l'eliminazione per mano del Derby County di Frank Lampard. Pogba canta e porta la croce, ha vinto un Mondiale da protagonista, sta facendo molto bene con il suo United eppure la squadra non gira. Non attacca, non diverte, non vince. E Mourinho oltre a sembrare sempre più in confusione, è effettivamente sempre più sotto accusa. Un filo che lega Pogba all'ipotesi di un addio ancora da studiare.

NELLA TESTA DI PAUL - Perché dopo le mille tentazioni estive e un trasferimento saltato perché impedito dalla dirigenza, se José dovesse lasciare il Manchester United prima di dicembre si complicherebbe un suo addio alla Premier e di conseguenza un ritorno alla Juventus. I bianconeri erano interessati a luglio scorso e lo sono tutt'ora; Paul da parte sua manda nuovi messaggi ai suoi ex compagni della Juve, li sente spesso da quando ha lasciato Torino, non ha mai negato di essere rimasto legatissimo a tutto l'ambiente e oggi più che mai tornerebbe volentieri. Nello spogliatoio bianconero lo sanno tutti. Ma Pogba non garantisce un lieto fine, un ritorno sicuro e scontato alla Juventus. Perché se arriva un nuovo allenatore al Man United può cambiare tutto; ma soprattutto perché il Barcellona e il Real Madrid non vanno sottovalutate nel momento in cui il francese venisse messo sul mercato. Questo il segnale arrivato anche a Marotta e Paratici: oggi come ieri Pogba è un pensiero stupendo, un desiderio difficilissimo. "Un caso speciale", parola di Marotta qualche mese fa. Domani chissà.

Di Fabrizio Romano per Calciomercato.com