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Risvolto clamoroso dopo le controanalisi per Paul Pogba. A raccontarlo é il Corriere.it:

"Il referto di positività ufficiale parlava di «testosterone e suoi metaboliti» ma la sostanza assunta dal centrocampista francese è il realtà il Dhea ovvero il deidroepiandrosterone, il cosiddetto «ormone della giovinezza» un androgeno più potente e moderno del testosterone che l’Agenzia Mondiale Antidoping ha proibito da una decina di anni".

Ma cosa cambia adesso? Lo racconta sempre Corriere:

"Cosa cambia per Pogba visto che i due prodotti sono entrambi proibiti nella stessa classe di stanze vietate e portano entrambi a squalifiche pesanti? Cambia il fatto che mentre il testosterone puro è un prodotto di retroguardia, ormai quasi del tutto assente negli integratori contaminati, il Dhea (di cui dal 2021 è vietata la vendita in Italia per i troppi effetti collaterali, salvo specifici prodotti topici, ma è in commercio in molti altri Paesi) è invece un contaminatore classico (volontario o meno) di decine di prodotti contro l’invecchiamento e per il miglioramento della forza muscolare, con indicazione o meno in etichetta.

Lo staff legale del francese avrà quindi un supporto molto più forte nel far passare la tesi dell’integratore contaminato davanti alla Procura Antidoping ma i consulenti legali dovranno fare molta attenzione a presentare le pezze di appoggio, senza farsi smentire: la tempistica di assunzione di questa sostanza può essere datata con precisione e Pogba dovrà dichiarare chiaramente quando, come e in che quantità ha assunto il prodotto per sperare in uno sconto sostanziale.".