commenta
Paul Pogba, centrocampista del Manchester United ex Juve, ha rilasciato nuove dichiarazioni alla radio ufficiale del club, soffermandosi sul suo precedente addio ai Red Devils: “Andare alla Juventus è stata una decisione molto difficile da prendere. Non era davvero una questione di contratto, ma piuttosto una mancanza di fiducia di Ferguson. Certo, lui resta sempre il miglior allenatore della storia per me. La partita contro il Blackburn fu la goccia che fece traboccare il vaso: mancavano tutti i centrocampisti, Ferguson mi fece scaldare, ma mi spezzò il cuore. Dissi ad Evra che sarei andato via e andai alla Juventus. Volevo dimostrare di essere pronto per giocare in prima squadra".

SUL MANCHESTER UNITED - "Perché scelsi di venire in Inghilterra? È facile: mi voleva il Manchester United. Ad essere sincero, stavo per firmare con il Lione. Volevano che firmassi un contratto da professionista, mi dicevano di non andare a Manchester, di non andare all'estero, perché sarebbe stato difficile. Io dissi che mi aveva cercato il club più grande del mondo e che questo tipo di opportunità si verifica solo una volta nella vita".

SULL’ARSENAL - "All'inizio ero un tifoso dell'Arsenal. Dei due miei fratelli, uno tifava Arsenal e l'altro United. Mi piaceva Henry e grazie a lui diventai tifoso dell'Arsenal. Dopo ho cambiato e mi sono schierato con l'altro mio fratello, quello che teneva per il Manchester".

E IL FUTURO DI POGBA? – Proprio il tifo, stavolta quello bianconero, acclama a gran voce il Pogback. Non è un mistero, è l’obiettivo numero uno a centrocampo e la Juventus studia da tempo il colpo: Paratici è al lavoro con Mino Raiola, agente del francese, per capire la fattibilità dell’operazione. Il Manchester United lo valuta ancora moltissimo, 100 milioni, tanto per un giocatore che ha vissuto un’annata di alti e bassi, penalizzato dall’infortunio alla caviglia. Ma la dirigenza bianconera è pronta a fare un’eccezione per vedere materializzarsi il ritorno di Pogba, sul quale c’è sempre l’incessante presenza del Real Madrid di Zinedine Zidane.