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Come racconta La Gazzetta dello Sport, nel calcio italiano esiste il problema di un uso distorto delle plusvalenze. Basta leggere la lista dei 62 casi messi in evidenza dalla Covisoc, poi «dimagrita» a 51 per alcuni valori ritenuti congrui, per capire che la vicenda esiste, eccome se esiste. Ma lo strumento giudiziario-sportivo non sembra il modo migliore per combatterlo. E senza le carte di Torino, dell’accusa sportiva facevano parte soltanto i due decreti di sequestro e perquisizione mandati dai pm che invece sul resto si sono tenuti tutto, è mancata la circostanza nuova che avrebbe potuto portare a un esito diverso.