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In questi giorni si sta parlando molto del termine "afflittività", legato all'eventuale penalizzazione che la Juventus può subire sul caso plusvalenze. "Se la penalizzazione sul punteggio è inefficace in termini di afflittività nella stagione sportiva in corso è fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente", questo quanto dice l’articolo 8, comma 1, lettera g) del Codice di Giustizia Sportiva della Figc. Cosa significa questo? Che se una sanzione non risulta afflittiva, slitta nel tempo e non che debba essere rimodulata per renderla in ogni caso tale fin da subito. E in questo caso, riporta Tuttosport, le tempistiche diventano fondamentali, perché una medesima sanzione può essere afflittiva in un preciso momento e non esserlo più dopo ad esempio una giornata di campionato perché la classifica cambia. 

GLI STEP PROCESSUALI -  Il primo passo è quello delle motivazioni che il Collegio di Garanzia del Coni deve pubblicare entro 30 giorni dalla sentenza. Probabile che arriveranno già settimana prossima. Successivamente, la Corte federale d'Appello ha 10 giorni per fissare la nuova udienza che dovrà tenersi entro i 30 giorni successivi. 

ENTRO IL 4 GIUGNO? - Non saranno quindi superati sicuramente i due mesi ma la volontà è quella di concludere l'iter a ridosso del 4 giugno, ovvero quando terminerà il campionato. Senza poi dimenticare che la Juventus avrebbe la possibilità di impugnare nuovamente la sentenza e ricorrere al Collegio di Garanzia del Coni; in questo caso però, solo per verificare che i richiami del Coni siano stati rispettati dalla Caf. 

CORTOCIRCUITO TAR - Infine, scrive il quotidiano, c'è la questione dell'eventuale ricorso al Tar. Una pur remota possibilità, infatti, prevede che la giustizia amministrativa , se sollecitata da Agnelli, Paratici, Cherubini o Arrivabene, che hanno già visto i loro ricorsi rigettati, si esprima prima ancora che quella sportiva abbia completato il proprio corso. E in questo caso la faccenda diventerebbe ancora più complicata.