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L’obiettivo delle arringhe di oggi, delle difese chiamate in causa, è stato quello di smontare il modello statistico predisposto dalla Procura. E’ su questo che i dirigenti stanno picchiando duro, il ritornello ascoltato neanche troppo privatamente è: "Una ricostruzione che non sta né in cielo né in terra". Riuscire a demolire la costruzione dei cinque parametri e rendere conseguentemente poco credibile il confronto fra valori “reali” e cifre iscritte a bilancio, significherebbe riportare il caso plusvalenze dov’è sempre stato: all’impossibilità di stabilire il valore oggettivo di un calciatore. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.