1
Nel giorno di una delle sfide più importanti della stagione, la Juve pensa anche alle vicende extra campo. I legali del club e degli ex membri del Consiglio di amministrazione bianconero infatti, come riporta Tuttosport,  hanno depositato le memorie difensive in vista dell’udienza che si terrà lunedì presso la Corte d’appello della Figc. In ballo, oltre alla penalizzazione in classifica, c'è la posizione degli ex dirigenti senza deleghe, ovvero  Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio. Il Collegio di garanzia ha ritenuto che la Corte federale non avesse sufficientemente spiegato come e perché fossero responsabili anche questi dirigenti e la CFA dovrà quindi o spiegarlo meglio o assolverli.

LA DIFESA DEL CDA - Gli avvocati David Sangiorgio e Flavia Tortorella - per il Cda - scrive il quotidiano, punteranno sul concetto che se non è stato possibile dimostrare le responsabilità del Cda nel precedente processo e nonostante la grande mole di intercettazioni e documenti e atti giunti dalla Procura di Torino, è proprio perché responsabilità non ce ne sono. Una società del livello della Juventus infatti prevede una specifica divisione di compiti e competenze. 

LA DIFESA DELLA JUVE - Il concetto di proporzionalità e “traduzione dosimetrica”, riprendendo le parole della presidente del Collegio di Garanzia del Coni, sarà invece quello utilizzato da l’avvocato Maurizio Bellacosa, che difende la Juventus. La procura, come sappiamo, aveva inizialmente chiesto 9 punti di penalizzazione e il Collegio di Garanzia del Coni ha ritenuto mal motivati i 15 dati dalla Corte federale d'Appello. Si riparte quindi, a rigor di logica, dai 9 richiesti da Chiné, che semmai dovrebbe chiederne di meno vista la posizione dei dirigenti senza delega e non di più. In caso contrario, più che afflittività, conclude ts, si tratterebbe di sadismo.