commenta
I cavalli di ritorno. Nella realtà dei fatti, a volte funzionano, a volte no. A livello emotivo destano sempre grande attrazione, soprattutto se nella prima esperienza hanno lasciato un grande ricordo. Come Massimiliano Allegri, per esempio. Oppure Miralem Pjanic, da diverso tempo in orbita bianconera, precisamente da quando il livornese è tornato sulla panchina della Vecchia Signora.

L’ex Juve vuole rinascere, risvegliarsi dal torpore della stagione passata sotto gli ordini di Koeman (1.285 minuti spalmati in 30 presenze) e sarebbe felice di abbandonare il Barcellona per tornare alla Juve e riabbracciare Allegri. Gioia reciproca, dal momento che il tecnico bianconero l’ha iscritto nella lista degli obiettivi per rinforzare il centrocampo, assieme a Locatelli, nome prioritario.

L’intoppo per il ritorno, però, è stato identificato fin da subito. Pjanic è stato venduto al Barça per 60 milioni di euro più bonus, in cambio la Juve ha ingaggiato Arthur per 72 milioni più bonus. Cifre da capogiro, impossibili da raggiungere ad un solo anno dallo scambio. Per questo sono circolate diverse ipotesi, tra cui l’opzione in prestito. Come riporta As, Pjanic aspetta una chiamata chiarificatrice, nel frattempo non ci sarebbe solo la Juve, in Italia, a puntare Mire, ma anche l’Inter e il Napoli di Spalletti, che prese male la sua cessione ai tempi della Roma. In ogni caso, per tornare nel nostro Paese, l’ex bianconero dovrà decurtarsi il suo ingaggio da 7 milioni.