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Miralem Pjanic si racconta e racconta la sua Juve. L'ex centrocampista alla Gazzetta dello Sport spiega: “Fagioli a 17 anni si allenava spesso con noi. Era un giovane diverso dagli altri, mai banale con la palla. Ho sempre ammirato Nicolò e non mi sorprende quello che sta facendo quest’anno. Deve continuare a lavorare così e restare umile. Allegri e il suo staff aiuteranno Nicolò a diventare un centrocampista di spessore internazionale, serio. Fagioli è il presente e il futuro dell’Italia. Le parole di Pirlo? Se lo dice Pirlo... Avevo previsto anche io in tempi non sospetti che Fagioli sarebbe diventato un giocatore da Juve”.

STUPITO DALLA JUVE - “No, perché conosco la mentalità del club e di Allegri, che sta facendo un lavoro straordinario in una situazione complicatissima. La Juve sul campo è seconda in classifica, dietro al Napoli. Credo che i bianconeri possano arrivare tra le prime 4 anche con il -15”.

VLAHOVIC - “Dusan ha avuto dei problemi fisici e tornare al top non è mai semplice. Soprattutto in una big come la Juve dove c’è sempre pressione e ci si aspetta che il centravanti segni tutte le gare. Vlahovic sa cosa deve fare e segnerà tanto anche in bianconero”.

DI MARIA E RABIOT - “Direi a entrambi di restare. Sono giocatori importanti per la squadra. Se sono felici, è giusto che rimangano. Ma sono decisioni personali: sapranno loro cosa scegliere”.

CONTE - “Sicuramente le offerte non gli mancheranno, Conte è un allenatore di grande spessore. Lo vedrei bene in tutte le big italiane, ma non alla Juventus in questo momento… Perché se fossi un dirigente, uno come Allegri lo vorrei sempre. Max sta sul pezzo e non si lamenta mai, nemmeno in un anno come questo dove è successo di tutto. È un grandissimo allenatore”.