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La Juventus riabbraccia, uno dopo l’altro, i nazionali reduci dagli impegni della sosta. Tra questi, oltre agli Azzurri di ritorno dalla trasferta polacca, è atteso a partire da domani anche Pjanic: una pedina fondamentale, per Allegri e anche per la Bosnia, che ieri ha contribuito a trascinare alla vittoria contro l’Irlanda del Nord in Nations League. E’ bastato un attimo a Miralem per vedere lo scatto del romanista Dzeko e servirlo con un lancio millimetrico: controllo dell’attaccante e 2-0 servito. Ma il successo maturato a Sarajevo è speciale a prescindere dall’ennesimo assist del centrocampista bianconero: scendendo in campo, Pjanic è infatti diventato il quarto giocatore della storia bosniaca per numero di presenze in Nazionale (83, al pari di Ibisevic).

'LA SUA PARTITA MIGLIORE' - Gli applausi per Pjanic sono arrivati anche dal c.t. Prosinecki, che dopo il match di ieri si è sbilanciato: “E’ uno dei giocatori più importanti per noi e questa è stata la sua migliore prestazione da quando siedo sulla panchina della Bosnia”. Musica per le orecchie di Allegri, che anche in questa stagione ha dimostrato di non voler rinunciare (quasi) mai al talento di Tuzla: l’unica esclusione, in oltre 700’ collezionati fin qui, è stata quella contro il Sassuolo. Da domani Pjanic tornerà subito ad allenarsi alla Continassa, in vista di un ciclo fondamentale che parte dallo Stadium per passare da Manchester. Il bello, insomma, arriva adesso