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Dopo aver parlato in conferenza stampa, Miralem Pjanic, centrocampista della Juve, ha commentato anche ai microfoni di Sky Sport la partita che i bianconeri giocheranno domani contro il Bayer Leverkusen.

SULLA PARTITA - "Il Bayer Leverkusen? Si è un avversario sicuramente molto complicato. Stanno facendo bene in campionato, visto che sono secondi ad un punto dal primo posto. È una squadra molto offensiva che propone gioco e dovremo fare attenzione, a casa cercheremo i nostri tre punti. Peccato per la prima partita a Madrid, eravamo avanti due a zero e siamo stati raggiunti, è un peccato ma  alla fine ci concentreremo e vogliamo ottenere il primo posto e passerà sicuramente da una vittoria nella partita di domani". 

ALTI E BASSI NELLE PRESTAZIONI - "Io credo che spesso siamo riusciti a giocare bene. Poi è vero che forse contro il Verona e a Firenze dove c'era un po' più di difficoltà a far girare la palla e dopo la sosta non è mai semplice si poteva fare meglio. Ma penso che la squadra sta crescendo partita dopo partita, più passano i giorni e le settimane e riusciamo a capire meglio cosa vuole il Mister. Non è semplice e non si poteva sperare che dopo un mese tutto sarebbe stato perfetto, perché c'è stato stati per anni e anni un altro modo di lavorare e di stare in campo. Ci serviva tempo ma penso che siamo sulla strada giusta. La squadra sta bene, è in fiducia e abbiamo fatto vedere delle belle cose, ma sono convinto che in futuro ci sarà ancora molto da divertirsi". 

TOCCHI TANTI PALLONI - "Si sì ma io sono sempre stato un giocatore che ha sempre voluto la palla tra i piedi. Far giocare gli altri mi piace e mi piace molto, mi piace come siamo messi in campo, come sto e come riusciamo a giocare e quindi mi trovo bene e provo ad avvicinarmi a quella cifra. Ma come ho detto l'importante è che continuo a rendere bene e ad essere decisivo per la mia squadra e sarò altrettanto contento. Poi speriamo di far felice anche il Mister con 150 palloni e con qualche gol se posso. Anche se non è il mio compito, abbiamo altri giocatori che possono e sanno fare sicuramente meglio di me, ma essere utile è la cosa più importante oltre a far giocare bene la squadra".