15
Il giornalista Maurizio Pistocchi ha annunciato la propria separazione da Mediaset dopo 35 anni di attività nell'azienda. In un'intervista concessa a Il Corriere della Sera, ha spiegato i motivi della separazione e quello che sarà il suo futuro: "Anche la storie d’amore belle finiscono, la mia con Mediaset è durata tantissimi anni, ma il rapporto per tanti motivi era stato compromesso da quello che era successo nel 2017. Adesso abbiamo trovato un accordo che è una via sempre migliore rispetto a litigare".

COINVOLGIMENTO JUVE -  "Nessuno ha mai smentito questa ricostruzione, quindi evidentemente era vera. Certo è perlomeno strano che un’azienda preferisca pagare dei collaboratori esterni piuttosto che utilizzare un suo dipendente “storico” come è successo negli ultimi 4 anni. E comunque mi meraviglia che un giornalista che si occupa di un aspetto importante ma tutto sommato marginale nella vita sociale ed economica del Paese sia ritenuto così pericoloso da dover essere epurato". 

ANDREA AGNELLI - "Nel 2013 Brachino disse a me e a Paolo Ziliani che Andrea Agnelli gli aveva chiesto di toglierlo dai programmi: non so se fosse una boutade, ma l’anno dopo, una mail della segreteria il 13 agosto mi comunicò che non avrei più partecipato ai programmi sulla Champions, dopo che l’allora direttore dello sport, oltre ad avermi richiesto progetti di programmi, si era complimentato con me per l’ottimo livello dei commenti al mondiale di calcio in Brasile. Non è un mistero inoltre che Albanese, capo della comunicazione della Juventus, abbia più volte fatto pressioni per ottenere l’allontanamento di giornalisti “scomodi”".

ANOMALIA - "Una delle grandi anomalie del calcio italiano è che la Juventus è la squadra più importante del nostro campionato, ma è anche proprietà di un’azienda che investe in pubblicità oltre 100 milioni di euro su radio, tv e giornali. Con un investitore tanto importante è inevitabile che ci sia chi ne tiene conto".

DIMISSIONI AGNELLI - "Credo che abbia esposto la Juventus e il nome della famiglia in una maniera difficilmente accettabile. Penso che John Elkann sia in grande difficoltà anche considerando la gestione discutibile della Juve dal punto di vista finanziario con una situazione debitoria molto pesante: tutto questo è compatibile con gli equilibri interni della famiglia? E poi penso che la posizione di Andrea Agnelli nei confronti del calcio mondiale sia molto precaria dopo quello che è successo".