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Un nodo. Quello che stringe la cravatta nel vestito della Juve di Pirlo, ma la colloca storta, in maniera oggi irrimediabile. Qualcosa che si cerca di sistemare ogni volta, giorno dopo giorno, partita dopo partita, ma che appare sempre fuori posto. Vive così queste prime settimane della nuova Juve Paulo Dybala, che sembra un corpo estraneo alla ricerca infinita della sua collocazione. Non riesce a sbloccarsi, non solo nei gol ma anche e soprattutto nelle prestazioni. E contro un Ferencvaros agguerrito ma povero di contenuti non emerge. Sostituito da Morata crolla definitivamente, perché ad oggi lo spagnolo trasforma in gol e in oro tutto ciò che tocca. Troppo facile per Alvaro, troppo difficile per Paulo. Il dispiacere è tanto, anche se la prestazione di ieri sera non ha convinto, soprattutto per l'atteggiamento. 

Un messaggio, piuttosto chiaro, è arrivato anche da Andrea Pirlo: "Dybala non ha fatto benissimo ma è in crescita dopo un periodo di inattività, oltre all'infezione che lo ha costretto a prendere antibiotici per settimane. Ma deve crescere e andare oltre alla sua soglia negli allenamenti per recuperare la forma migliore". Aumentare, aumentare, aumentare. Migliorare il proprio rendimento in allenamento per poterlo fare anche in partita. E farlo in fretta perché la Juve ha bisogno di Dybala nel suo tour de force e deve sapere se può farci affidamento. Intanto, la maggior parte dei tifosi sembra aver perso la pazienza...