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Andrea Pirlo in conferenza stampa dopo la vittoria della Juventus sul Napoli in Supercoppa Italiana: "Vittoria importante, ancora di più in una finale. Volevamo dimostrare che noi non siamo quelli di San Siro bensì un gruppo di campioni che con orgoglio non abbandonano i trofei e hanno ancora fame di arrivare fino in fondo di qualsiasi competizione. Anche quando giocavo non sceglievo mai una competizione, una squadra come la Juve compete per tutte. Oggi abbiamo vinto un trofeo nel migliore dei modi, ma c'è ancora un lungo campionato e della Champions parleremo a tempo debito."

KULUSEVSKI E CUADRADO DAL 1' - "Quando stamattina ci è arrivato il via libera per Juan l'abbiamo convocato immediatamente perché nei 15 giorni passati a casa da solo si è allenato e, pur non essendo certi che avesse i 90 minuti nelle gambe, l'abbiamo impiegato perché dietro eravamo contati. La scelta di Dejan era dovuta al tipo di partita: avevamo bisogno di giocatori tra le linee per attirare fuori i loro difensori e attaccarli alle spalle con più palleggiatori in mezzo al campo, anche per mettere in difficoltà la loro mediana a due".

LA CHIAVE DELLA VITTORIA - "Abbiamo puntato tanto sull'orgoglio perché sapevamo di non essere quelli di domenica e di dover fare una partita di squadra, di sacrificio l'uno per l'altro. Quando scendi in campo con queste componenti è tutto più facile".

IL RUOLO DI RONALDO - "Fin da subito l'abbiamo impostato per essere uno dei due attaccanti dandogli meno responsabilità di copertura per tenerlo più fresco negli ultimi 30 metri: sappiamo che quando gli portiamo la palla vicino all'area diventa straripante. Quando siamo in fase di non possesso, quindi, cerchiamo di tenerlo più al centro per dargli meno compiti difensivi".

È LA SVOLTA DEFINITIVA? - "Questa deve essere la mentalità da mettere in campo in tutte le partite. Quando non diamo respiro agli avversari come oggi possiamo avere padronanza del gioco. Oggi abbiamo avuto un bell'impatto fin dall'inizio, i giocatori hanno dato tutto quello che hanno e sono stati bravi a concretizzare".

GIOCO E RISULTATO - "Non ricordo la finale di Coppa Italia dell'estate scorsa, posso solo parlare di questa Supercoppa e affermare che è stata combattuta, tra due squadre che vogliono imporre il proprio gioco. Alla fine siamo stati migliori di loro, tenendo il dominio del gioco quasi sempre. Poi qualche occasione agli avversari può capitare, ma quando entri in campo con determinazione anche le minime sfumature poi possono andare a tuo favore".

DALL'ALLENAMENTO AL CAMPO - "Abbiamo esercitato un buon pressing: andavamo soprattutto su Manolas cercando di portarlo sulla parte destra, dove Kulusevski è stato molto bravo a lasciare Bakayoko per andare sul difensore greco e mantenere una pressione alta nella loro metà campo. Sono soddisfatto di questo".