RONALDO OUT - Eppure, con Ronaldo fuori la Juve gira a meraviglia. Tecnica, movimenti, giocate e idee, diverse. Più fresche, con tanta qualità e un pallone sempre in movimento. Poi, discutere Ronaldo in assoluto è sempre una cattiva idea, anche perché pur non giocando festeggia il titolo da capocannoniere e con quei gol dimostra il suo peso nella Juventus. Senza di lui, dove sarebbe? Considerando la prolungata assenza anche di Dybala, difficile pensarla in Champions League. E questo un finale in salita e qualche gara di troppo steccata non possono cancellarlo. Però, Pirlo se ne priva e alla fine ha ragione lui: a Bologna domina con la Joya protagonista, Morata goleador e i nuovi giovani al centro dello show, senza nemmeno bisogno di qualche minuto per CR7, che assiste dalla panchina e insieme a tutti gli altri spera in un passo falso di Napoli o Milan per evitare un fallimento. Arriva ed è un enorme sospiro di sollievo. Il futuro è ancora in bilico, la scelta di Pirlo fa e farà discutere anche nelle prossime settimane, nel mentre Ronaldo mette tutti a tacere sui social. Ma non basta.
CORTO MUSO - Il tema sarà sempre lui, mentre Pirlo per una notte mette da parte le voci. Respira e dorme, perché ha centrato l'obiettivo e poi si è anche confermato alla Juve: "Ho iniziato un percorso e spero di finirlo, ho un anno di contratto e spero di poter restare alla Juve tanti anni". Stressante? Certo: "Ho iniziato che sembrava avessi 35 anni, ora sembra che ne abbia quasi 50. Ho bisogno di recuperare". Ma che ne valga la pena è scontato. E sul futuro? "Sono fiducioso, voglio migliorare e non sono soddisfatto di quanto raggiunto", chiosa Pirlo. Intanto di "Corto Muso", direbbe qualcuno, è andato in Champions League e così prova a scrivere il proprio futuro. Una settimana d'oro per sparigliare le carte e restare nella mano giusta, in attesa che la Juve decida se "stare" o pescare una nuova carta. Un segnale almeno è arrivato.