
Pirlo ha trovato i titolari, ma non è tutto oro: tra campo e mercato, cosa manca
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IN BILICO – La Juve può battere chiunque ma anche perdere punti contro chiunque. Ha vinto meritatamente contro Napoli e Bologna, eppure se si fosse trovata sull'1-1 o in svantaggio in entrambe le partite non ci sarebbe stato niente da dire. È una Juve da tripla insomma. Invece dovrebbe essere una Juve da uno fisso, almeno in alcune partite.

IL MERCATO - Trovata la quadra, manca evidentemente qualcosa. E forse non è in attacco, ma a centrocampo. Non volendo reintegrare Khedira, servirebbe un centrocampista di spessore in più, per allungare rotazioni e rinforzare subito la formazione titolare. Sfumato il sogno Pogba, la suggestione Tolisso potrebbe davvere diventare il colpo scudetto.

TROPPI ERRORI – Sotto porta la Juve spreca decisamente troppo, perché costruendo così tanto poi bisogna chiudere le partite. Altrimenti si rischia. E partita dopo partita, tra conclusioni sbagliate e scelte scellerate, i gol mancati fanno la differenza. Proprio quando poi si vince è necessario sottolineare che quella cattiveria va ritrovata e mai smarrita.

TROPPI RISCHI – La Juve regala troppe occasioni agli avversari. O per meglio dire, troppe chiare occasioni da gol. Se Szczesny è sempre tra i migliori in campo quando si vincere, significa che c'è qualcosa che non va. Due-tre palle gol clamorose sono troppe, questa squadra spaccata in due tra chi attacca e chi difende è un rischio che non sempre ci si può permettere.
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